Coppa America: Brasile, con Argentina incubo Mineirao

Coppa America: Semifinale Brasile-Argentina.
Coppa America, Semifinale: Brasile-Argentina.

ROMA. – L’attesa è fortissima. Nella notte italiana tra martedì e mercoledì a Belo Horizonte va in scena la semifinale di Copa America tra Brasile e Argentina, ma in palio non c’è solo l’accesso alla finale che assegnerà il titolo, che pure ha il suo peso, in palio c’è l’onore e la voglia di cancellare una macchia storica per i brasiliani che proprio al Mineirao, nella semifinale dei mondiali del 2014 (il 7 luglio) vissero la pagina più nera della loro storia calcistica con il 7-1 subito contro la Germania.

Il ricordo di quello che è stato ribattezzato il “Mineirazo” (sulla scia del ‘Maracanazo’: l’inaspettato ko contro l’Uruguay nella finale del Mondiale 1950) è vivo, un vero e proprio incubo per la selezione verdeoro che gettò nello sconforto 200 milioni di tifosi in tutto il Paese. Una debacle storica per la Seleçao, capace di subire addirittura cinque gol soltanto nella prima mezz’ora di gioco (reti di Muller, Klose, Khedira e doppietta di Kroos nei primi 29 minuti. Di Schurrle gli altri due gol nella ripresa).

Una ferita ancora aperta per tutti i brasiliani, che adesso sperano di poter scacciare i fantasmi di un passato sempre vivo proprio nella partita più attesa, quella contro i rivali storici dell’Argentina che pure, al “Mineirao” non hanno vissuto momenti edificanti.

“Nessuno qui soffre di amnesia o ha dimenticato quello che è successo, ma la vita è così, non possiamo continuare a pensare alle cose brutte, dobbiamo guardare avanti e pensare positivo”, aveva detto Thiago Silva, uno dei “superstiti” della notte del “Mineirazo”.

Non sarà la prima volta che il Brasile tornerà a giocare al “Mineirao”. Nel novembre 2016 affrontò (vincendo 3-0) proprio l’Argentina in una partita per le qualificazioni ai mondiali di Russia 2018. Ma sarà la prima volta che lo stadio di Belo Horizonte ospiterà la semifinale di un torneo importante. Il “superclasico” promette spettacolo e non solo per la qualità dei campioni in campo quanto per le motivazioni delle due Nazionali, alla ricerca di un titolo che manca ormai da troppo tempo.

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