L’Europa nella morsa del caldo, Catalogna in fiamme

L'Europa nella morsa del caldo fotografata dai satelliti dellEsa, 27 giugno 2019
L'Europa nella morsa del caldo fotografata dai satelliti dellEsa, 27 giugno 2019. ANSA/ESA

PARIGI. – La morsa di caldo continua a stringersi sull’Europa, con temperature che superano i 40 gradi in quasi tutti i paesi e una situazione drammatica in Spagna, dove le fiamme hanno già divorato 5.500 ettari di vegetazione in Catalogna. Le colonnine di mercurio hanno infranto i record un po’ ovunque e i meteorologi prevedono nuovi primati nei prossimi giorni, fino a sabato.

L’emergenza più grave è in Spagna, dove un incendio fuori controllo avanza senza ostacoli in Catalogna, nel nord-est. Centinaia di pompieri, coadiuvati da altrettanti militari e da unità aeree e elicotteri stanno utilizzando ogni mezzo per tentare di ostacolare l’avanzata del fuoco: “la situazione è critica – ha dichiarato ai media il capo dei pompieri Antonio Ramos – erano 20 anni che non si vedeva un incendio del genere da queste parti”.

I record cadono un po’ ovunque, anche in paesi europei non attrezzati ad affrontare temperature tropicali: 42 gradi nel sud della Francia, 38,9 nella Repubblica Ceca, 38,6 in Germania. Ma il peggio è ancora atteso per domani. In Francia le allerte si alternano alle polemiche, soprattutto a Parigi dove – al di là degli allarmi dei giorni scorsi – le temperature non hanno superato i 36 gradi, mentre le scuole medie, dove da oggi migliaia di studenti avrebbero dovuto affrontare l’esame di licenza, sono rimaste sbarrate. Chi vorrà potrà fare l’esame fra una settimana, caldo permettendo, altrimenti se ne parla a settembre.

Malumore e rabbia tra le famiglie che avevano prenotato le vacanze, mentre anche i media cominciano a chiedersi se il governo “non abbia esagerato” con questa decisione inedita. Meteo France ritiene comunque che domani in alcune zone del paese potrebbe essere battuto il record di 44,1 gradi nel sud, del 12 agosto 2003, l’afa killer che provocò migliaia di morti fra persone anziane e più vulnerabili. Per domani sono in “allerta afa” quattro dipartimenti del sud, un provvedimento fin qui mai adottato.

Altro record battuto si è registrato in Polonia, dove il consumo di elettricità, a causa del picco di utilizzazione dei condizionatori, ha superato ogni limite del passato. In Germania, nelle città di Loehne e Bad Oeynhausen le autorità hanno disposto il razionamento dell’acqua potabile, che dà segnali di preoccupante carenza. Mille euro di ammenda sono previsti per chi spreca acqua al di fuori dei “bisogni vitali”. Un po’ ovunque aumentano sensibilmente i ricoveri in ospedale di persone deboli o particolarmente esposte, oltre alle chiamate ai servizi di emergenza.

Qualche preoccupazione anche per il mondiale di calcio femminile che si disputa in Francia: la Fifa ha previsto che gli arbitri potranno concedere i 3 minuti di pausa alle atlete per rinfrescarsi durante la partita e reidratarsi. Fra le zone dove l’ondata di afa ha colpito con violenza e ha colto impreparate le popolazioni per la precocità rispetto all’estate, Zagabria, dove si prevede domani il superamento dei 36 gradi.

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