Fisco: tredicimila evasori totali, sei miliardi di danni allo Stato

Ufficiali della Guardia di Finanza controllano al computer le dichiarazioni dei redditi.
Ufficiali della Guardia di Finanza controllano al computer le dichiarazioni dei redditi. (ANSA)

ROMA. – Più di 13mila italiani non hanno mai pagato un euro di tasse ma hanno evaso 3,4 miliardi di Iva. In 17 mesi sono stati commessi quasi 16mila reati fiscali. I funzionari e i dipendenti pubblici infedeli hanno provocato un danno allo Stato di 6 miliardi. Ancora una volta i dati della Guardia di Finanza confermano come l’Italia resti un paese di evasori fiscali e furbetti.

I numeri di quasi un anno e mezzo di attività, dal 1 gennaio del 2018 al 31 maggio del 2019, sono impietosi e non risparmiano alcun settore: dalla spesa pubblica agli appalti, dai fondi comunitari alle frodi sanitarie. Non è un caso dunque che il ministro dell’Economia Giovanni Tria, nel suo discorso davanti ai finanzieri, sia tornato a ripetere che “la legalità economica e finanziaria sono il presupposto ineludibile della piena espressione delle potenzialità del sistema produttivo e del corretto dispiegarsi delle politiche economiche e dell’efficacia dell’azione redistributiva”.

1,5 MILIONI DI CONTROLLI: Per tentare di spezzare il circolo vizioso la Gdf ha effettuato oltre 1,5 milioni di ispezioni e quasi 100mila indagini delegate dai pm. Con interventi “mirati, analitici e selettivi” dice il comandante generale Giuseppe Zafarana confermando che l’obiettivo è “ridurre al minimo l’invasività dei controlli e circoscrivere l’operatività nei soli riguardi di coloro che non rispettano le regole”.

REATI FISCALI E EVASORI TOTALI: Sono 15.976 i reati fiscali individuati, soprattutto emissione di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento di scritture contabili. 18.148 le persone denunciate, 525 delle quali arrestate. In questi 17 mesi la Gdf ha avanzato richieste di sequestri per 9,3 miliardi anche se le misure patrimoniali eseguite sono state pari ‘solo’ a 1,5 miliardi. Gli evasori totali scoperti sono invece 13.285 e hanno evaso complessivamente 3,4 miliardi di Iva. Un numero leggermente superiore a quello dello stesso periodo precedente, quando ne furono scoperti 12.824. Sono inoltre stati scoperti 42.048 lavoratori in nero o irregolari.

SPESA PUBBLICA E APPALTI: Non va meglio su questo fronte, visto che i comportamenti illeciti di poco più di 8mila dipendenti dello Stato hanno prodotto un danno all’erario per circa 6 miliardi. I finanzieri hanno anche scoperto frodi al bilancio nazionale e comunitario per un valore complessivo di 1,7 miliardi mentre per quanto riguarda la spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, le frodi scoperte ammontano a 157 milioni. Accertato anche che il 34,1% delle prestazioni sociali agevolate e ben l’88,9% delle esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari sono risultate irregolari.

Gli accertamenti complessivi per la tutela della spesa pubblica sono stati 34.625: azioni, dice la Gdf, “finalizzate ad individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella P.a., minano il puntuale utilizzo delle risorse e favoriscono sprechi e malversazioni”. Quanto agli appalti, su gare pubbliche per un valore di 5 miliardi, poco meno del 40%, 1,8 miliardi, sono risultati irregolari. 103 sono le persone arrestate e 1.512 quelle denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri reati contro la pubblica amministrazione.

RICICLAGGIO E MAFIE: Ma non c’è solo la lotta all’evasione fiscale e agli sprechi. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato negli ultimi 17 mesi a 2,4 miliardi e sono stati effettuati sequestri per 661 milioni. Sul fronte della lotta ai patrimoni delle mafie sono invece state sottoposte a controlli quasi 15mila persone, sono stati sequestrati beni per 2,4 miliardi ed effettuate confische per 1,8 miliardi. CONTRAFFAZIONE: la lotta al falso made in Italy, infine, ha portato i finanzieri ad eseguire 16.300 interventi che hanno portato al sequestro di 413 milioni di prodotti contraffatti o non sicuri, nonché prodotti alimentari con marchi falsificati o indicazioni non vere circa origine e qualità. Sono invece 230 i siti internet oscurati o sequestrati perché utilizzati per la vendita on line di prodotti contraffatti.

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