La Fiorentina a Commisso: “Mantengo le promesse”

Il nuovo proprietario della Fiorentina, Rocco Commisso (C), con i fratelli Della Valle, Diego e Andrea (D), in una foto rilasciata dall'ufficio stampa
Il nuovo proprietario della Fiorentina, Rocco Commisso (C), con i fratelli Della Valle, Diego e Andrea (D), in una foto rilasciata dall'ufficio stampa, Firenze, 6 giugno 2019. ANSA/UFFICIO STAMPA

FIRENZE. – Commìsso, con l’accento sulla ‘i’, oppure Còmmisso, con l’accento sulla prima ‘o’? “No, Rocco!”. Così, appena sbarcato all’aeroporto di Firenze il nuovo patron del club viola ha risposto ai tifosi andati ad accoglierlo poche ore dopo la firma che, stamattina a Milano, ha sancito il passaggio di proprietà dell’Acf Fiorentina, per 165 milioni circa, dalla famiglia Della Valle a Rocco Commisso, l’imprenditore italo-americano, fondatore di Mediacom, che oggi ha presentato anche il proprio manifesto.

“Ho un motto: Rocco non fa promesse che non può mantenere”, con corollario: “Non dirò mai bugie”. “Non era l’offerta migliore per noi, ma lo era per la Fiorentina”, ha commentato a caldo Diego Della Valle, riconoscendo a Commisso di essere la persona “più qualificata” fra quelle che si sono interessate all’acquisto della società: “Lasciamo Firenze senza drammi – ha aggiunto – convinti di aver fatto il meglio, le società vanno gestite con attenzione. Ci siamo divertiti in questi 17 anni, anche con alti e bassi”.

Il nuovo proprietario “ha grandi ambizioni, porterà nuova gioia alla città di Firenze”, confida dal canto suo Andrea Della Valle. Commisso, che ha ringraziato i Della Valle per le “fondamenta solide”, che gli hanno lasciato in eredità, si è dichiarato “da sempre fan del calcio italiano”, e ha ammesso un corteggiamento durato tre anni per il club gigliato.

Non ha invece fornito alcun indizio al momento sull’allenatore (“Montella? Non l’ho ancora sentito”, ha precisato) e dirigenti, mentre ha assicurato più volte in giornata che farà “tutto il possibile per trattenere Chiesa”, ricevendo un caloroso applauso dai primi tifosi che lo hanno accolto con entusiasmo in città fra un “Thank you very much!” e un “Portaci in Europa”.

A fare centro con la piazza di Firenze è stata la carica umana mostrata da Commisso, apparso un personaggio più solare ed estroverso, che in questa prima presa di contatto ha saputo toccare le corde giuste con la città. “Firenze è la città più bella del mondo”, ha detto, ammettendo sì il proprio tifo storico per la Juventus (“sono cresciuto con Sivori, Charles, Boniperti”), ma aggiungendo che “oggi sono fiorentino”, sfoggiando sulla giacca la spilla col giglio di Firenze, e dando anche un’apprezzata prima stoccata ai bianconeri: “Il campionato italiano non va bene quando una squadra vince tutto”.

Dopo il piccolo bagno di folla nell’aeroporto, il neopatron viola ha incontrato il sindaco Dario Nardella e l’assessore comunale allo Sport Cosimo Guccione, non sbilanciandosi poi coi cronisti per quanto riguarda il nuovo stadio, rimasto coi Della Valle allo stato di progetto. La conferenza stampa di domani alle 16, cui seguirà l’incontro con i tifosi, potrebbe chiarire meglio quelle che saranno le prime mosse viola di Commisso, al quale il presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè, ha inviato un augurio di buon lavoro.

(di Leonardo Testai/ANSA)

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