Occupazione stabile ad aprile, più over 50 al lavoro

Occupazione: un operaio al lavore con una saldatura e scintille
Un operaio al lavoro con una saldatura e scintille.

ROMA. – Sostanziale stabilità per la situazione del mercato del lavoro ad aprile anche se cambia la composizione dell’occupazione spostandosi ancora verso la fascia più anziana della popolazione: nel mese – secondo i dati diffusi oggi dall’Istat – il tasso di occupazione è rimasto stabile rispetto a marzo al 58,8% così come il tasso di disoccupazione inchiodato al 10,2% lo stesso livello del mese precedente.

Rispetto ad aprile 2018 gli occupati sono cresciuti di 56.000 unità ma la crescita è stata trainata dagli over 50 (+232.000) mentre le persone tra i 35 e i 49 anni al lavoro sono diminuite di 176.000 unità. Dai dati di aprile non emerge un impatto del reddito di cittadinanza sul numero dei disoccupati (si era ipotizzata una crescita legata all’entrata del mercato di inattivi interessati alla richiesta del reddito) ma naturalmente non c’è una controprova legata all’assenza della misura.

Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile su marzo ma si è ridotto di 0,7 punti rispetto ad aprile 2018 (si registrano 203.000 senza lavoro in meno). Sale il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni (+0,8 punti al 31,4%) su marzo ma diminuisce rispetto ad aprile 2018 (-1,6 punti). Il tasso di disoccupazione complessivo resta comunque il peggiore in Europa dopo la Grecia e la Spagna e ha avuto un calo totale rispetto ad aprile 2018 più contenuto rispetto alla media Ue (-0,7 punti a fronte del -0,8 in Ue).

Gli occupati complessivi sono 23.288.000 sui livelli massimi rispetto al periodo pre crisi (il livello più alto è stato raggiunto a maggio 2018 con 23.320.000) mentre i disoccupati sono 2.652.000. Crescono i dipendenti (+22.000 sul mese, +93.000 sull’anno) equamente divisi tra permanenti e a termine mentre si riducono gli indipendenti (-24.000 sul mese, -36.000 sull’anno). Resta stabile anche il livello di inattività sul mese (al 34,3%) mentre aumenta lievemente (+0,2 punti) sull’anno.

Continuano invece a crescere le domande di reddito di cittadinanza con 1.252.000 istanze arrivate all’Inps. Sulle 960.000 già lavorate dall’Istituto ne sono state accolte 674.000 mentre 277.000 sono state respinte e 9.000 necessitano di un’ulteriore attività istruttoria. Il tasso di rifiuto si attesta sul 26%. Per le domande accolte la media dell’importo è di 540 euro mentre per le pensioni di cittadinanza l’assegno medio è di 210 euro.

La Cisl commenta i dati diffusi dall’Istat come la conferma di una “economia stagnante”. “Da mesi l’Italia – dice il vice segretario Luigi Sbarra – è ai margini della recessione. Abbiamo denunciato la legge di bilancio e il Def come insufficienti e recessivi perché tagliano gli investimenti produttivi, non riducono la pressione fiscale su redditi da lavoro dipendente e pensioni, non favoriscono la creazione di lavoro stabile. Ed anche le misure del decreto crescita – conclude – sono minimaliste e rinunciatarie”.

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