Zingaretti: “Lista unitaria per cambiare l’Ue e poi l’Italia”

Nicola Zingaretti, segretario del PD (a sinistra), e Carlo Calenda durante la presentazione del simbolo per le elezioni europee del Partito Democratico sulla terrazza del Nazareno.
Nicola Zingaretti, segretario del PD (S), e Carlo Calenda durante la presentazione del simbolo per le elezioni europee del Partito Democratico sulla terrazza del Nazareno, Roma, 30 marzo 2019. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – La lista unitaria del Pd servirà non solo a cambiare l’Unione Europea, ma è il primo passo di una coalizione aperta, ancora da definire, in cui i Dem non chiederanno ai partner di aderire a decisioni già prese ma di prenderle insieme, compresa quella sul candidato premier.

Questo il messaggio del segretario del Pd, Nicola Zingaretti durante il Forum dell’ANSA, in cui ha ribadito le sue critiche al governo ormai “paralizzato” dalle divisioni tra M5s e Lega. Il 26 maggio, alle elezioni europee, ha detto Zingaretti, i cittadini dovranno scegliere tra “chi vuole distruggere l’Europa”, cioè il fronte sovranista, “chi vuole conservarla”, vale a dire gli europopolari, e “noi che vogliamo cambiarla radicalmente per dare slancio”.

“Chi vuole distruggere l’Europa – ha messo in guardia – è portatore di un progetto che lascia sole le persone, alla mercé delle economie globali. I sovranisti sono i principali nemici della sovranità italiana che viene messa in discussione dalla solitudine e dai rapporti di forza tra noi e le potenze globali”. Ed è in tal senso che “prima gli italiani lo possiamo dire noi” perché si può difendere l’Italia solo “all’interno di un’Europa forte” tra le potenze globali.

Il Pd, nell’ambito del gruppo eurosocialista spingerà quindi a rafforzare la dimensione comunitaria sulle politiche sociali, per esempio “con un assegno europeo di disoccupazione”, sulle politiche a sostengo di scuola, università e ricerca, sulle politiche fiscali, per evitare che “i paradisi fiscali all’interno dell’Europa” creino concorrenza interna, e sulle politiche per la gestione dell’immigrazione.

Ma la lista unitaria promossa dal Pd, in cui ci sono candidati anche della sinistra di Mdp, di Siamo Europei di Calenda, evoca anche un progetto politico interno. “Sarà una strada lunga e difficile – ha ammesso Zingaretti – non faremo riedizioni di cose passate ma guardando al fallimento di queste ore del governo c’è un’immensa esigenza di ricomporre una rappresentanza politica di tanti che non si sentono parte di questa cultura. La lista unitaria è il primo atto per la ricostruzione di alternativa al presente”.

E gli interlocutori sono anche le altre forze di centrosinistra (+Europa, Italia in Comune, Verdi) che alle europee corrono da sole. Chi sarà il candidato premier di questa coalizione? “Lo dovremo decidere insieme – spiega Zingaretti – tra tutti coloro che costruiranno l’alleanza per arrivare alla vittoria ed è fondamentale per costruire l’alleanza che sia chiaro ai nostri interlocutori che nulla è già scritto. E’ un invito a tutti a partecipare proprio per costruire una alleanza che ridia speranza all’Italia”.

Il governo giallo-verde, infatti, ha fallito: “Ieri hanno discusso due provvedimenti come figurine Panini, siamo alla paralisi, l’unica cosa che fanno è il compromesso sulle nomine che devono fare. Intanto Tria conferma che i conti pubblici sono fuori controlli o salirà l’Iva o ci saranno tagli ai servizi, non c’è alcuno spazio per lo sviluppo e la crescita. Questo è un costo non per il Pd ma per l’Italia”.

(di Giovanni Innamorati/ANSA)

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