Maxi multa Ue a cinque banche, cartelli su tassi di cambio

Schermo di computer con una serie di cambi
Sanzione da 1,1 miliardi a Rbs, Barclays, Citigroup, JPMorgan e MUFG

NEW YORK. – L’Unione Europea commina una maxi multa da 1,07 miliardi di euro a cinque banche per aver partecipato a cartelli per manipolare i tassi di cambio di 11 valute. Gli istituti colpiti sono Barclays, Rbs, Citigroup, JPMorgan e MUFG, i cui trader hanno usato chat room – dai nomi curiosi come ‘Three Way Banana Split’, ‘Essex Express’ e ‘Semi Grumpy Old Men’ – per scambiarsi informazioni sugli ordini dei loro clienti e sulle attività di trading così da poter manipolare i tassi di cambio.

La scure europea ha colpito maggiormente Citigroup, alla quale è stata inflitta una sanzione da 311 milioni, seguono poi Rbs con 249 milioni, JPMorgan con 229 milioni, Barclays con 210 milioni e la giapponese MUFG con 70 milioni. Ubs ha partecipato ai cartelli ma visto che ne ha denunciato l’esistenza nel 2013 ha ricevuto la piena immunità ed evitato la multa da 285 milioni. Con la chiusura dell’indagine Ue si apre la strada per possibili azioni legali: lo studio Scott and Scott dovrebbe lanciare nel Vecchio Continente una class action simile a quella che ha portato avanti negli Stati Uniti e che si è tradotta in un patteggiamento da 2,3 miliardi di dollari con 15 banche.

Le autorità inglesi, americane, svizzere e di Singapore hanno colpito le 15 banche protagoniste a livello globale dello scandalo dei cambi con sanzioni superiori ai 10 miliardi di dollari dal 2014, mentre le azioni legali avviate da più parti sono risultate in patteggiamenti multi miliardari. I due cartelli rinvenuti dall’Ue sono durati dal 2007 al 2013 e hanno riguardato fra gli altri l’euro, la sterlina, il franco svizzero, il dollaro e lo yen. Le informazioni condivise nelle chat room dei due cartelli hanno consentito ai trader – spiega l’Ue – di effettuare “decisioni di mercato sulla vendita o l’acquisto di valute e sui tempi” per effettuare le operazioni.

“In alcuni casi, lo scambio di informazioni ha consentito ai trader di identificare opportunità per coordinare” le loro azioni, prosegue l’Ue. I trader delle chat room si conoscevano anche fuori dal lavoro, molti di loro prendevano la metropolitana insieme: le chat room erano aperte sui loro schermi tutto il giorno e gli aggiornamenti che si scambiavano erano continui. La multa Ue punta a inviare un messaggio chiaro: “la Commissione non tollererà comportamenti collusivi in nessun settore dei mercati finanziari” afferma la commissaria europea alla concorrenza, Margrethe Vestager.

“Siamo contenti di aver risolto questo problema, che era legato alla condotta di un dipendente. Da allora abbiamo migliorato significativamente i controlli” commenta JPMorgan. RBS osserva come il caso ricorda come la banca aveva “perso la sua strada” in passato, mentre MUFG assicura di aver preso misure per evitare che un incidente come questo si ripeta.

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