Coppa Italia: è trionfo Lazio, Atalanta rinvia il sogno

Festa grande in casa Lazio per la conquista della Coppa Italia 2019.
Festa grande in casa Lazio per la conquista della Coppa Italia 2019. ANSA/CLAUDIO PERI

ROMA. – La Lazio centra l’ultimo obiettivo possibile della stagione, ed è un colpo grosso. Vince la coppa Italia battendo 2-0 all’Olimpico la lanciatissima Atalanta e si regala il settimo trofeo tricolore della sua storia a sei anni dall’ultimo. Un successo anche sul piano economico, visto che vale almeno un paio di decine di milioni, tra premio, incassi, accesso ai gironi di Europa League e alla Supercoppa italiana contro la Juventus.

Conta molto anche per Simone Inzaghi, che potrebbe proseguire alla guida dei biancocelesti, condotti oggi con abilità alla conquista di un importante traguardo. Non ha meno meriti Gian Piero Gasperini, capace di portare i suoi dove non erano quasi mai arrivati. La Coppa manca a Bergamo dal 1963, ma la prospettiva di campionato è la Champions e i nerazzurri hanno davanti un traguardo inestimabile.

E’ una finale inedita, ma non per questo sottotono. Gran pubblico, quasi 60 mila spettatori, e parterre importante come si confà all’evento, con la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, più alta carica in tribuna. Gasperini e Inzaghi puntano sul sicuro, confermando il primo la formazione tipo, unica eccezione di Palomino preferito a Mancini nel terzetto difensivo, con l’attacco che vede il Papu Gomez alle spalle delle due punte Ilicic e Zapata.

Anche il tecnico biancoceleste opta per la difesa a tre con Luiz Felipe, Acerbi e Bastos, che però, presto ammonito, esce già al 35′ per Radu. A centrocampo, c’è sulla destra Marusic, Milinkovic-Savic parte dalla panchina e in campo c’è Parolo. Duo d’attacco Immobile-Correa.

La sfida parte piano, nonostante l’urlo dei quasi 60mila dell’Olimpico a incitare le due squadre. Gomez prova subito a colpire con un tiro da lontano ma è un fuoco di paglia. Maglie strette di centrocampo ipertrofici lasciano pochi spazi alle conclusioni e lo spettacolo è solo sugli spalti. La Lazio ci prova due volte di testa con Acerbi e Leiva, senza successo. Al 26′ mischia in area laziale: De Roon colpisce il palo dal limite, poi Bastos si interpone ad un altro tiro dell’atalantino prima che Zapata metta fuori di poco di testa la respinta.

L’adrenalina in campo aumenta e, complice un po’ di stanchezza, gli interventi si fanno i duri, obbligando Banti ad ammonire Bastos, Lulic, Zapata e Masiello, che con il suo fallo ferma una pericolosa scorribanda di Correa e fa così chiudere senza reti i primi 45′. In avvio di ripresa Strakosha è subito chiamato in causa da Castagne, che lo costringe ad un intervento in due tempi, e poco dopo Leiva per frenare Hateboer si prende il quinto giallo della gara.

Gomez e Immobile latitano un po’, cos sono Ilicic e Correa più attivi nel cercare spazi, mentre l’Atalanta prende campo, Inzaghi al 21′ richiama l’attaccante partenopeo e si affida alla fisicità di Caicedo per provare a sboccare una gara equilibrata. Gomez intanto scheggia un palo da posizione impossibile e Inzaghi si gioca anche la carta Milinkovic, e pesca il jolly.

Poco dopo, infatti, al 37′, su corner di Leiva, il serbo al svetta su Dimsijti e di testa batte Gollini. Gasperini fa tre cambi ma è tardi, la Lazio ha nuovi spazi e al 45′ Correa segna il 2-0 finale, nel tripudio dell’Olimpico laziale. La Coppa finisce idealmente tra gli artigli dell’aquila Olimpia. In realtà ad alzarla è capitan Lulic, uno dei pochi superstiti della vittoria del 2013.

Lacrime sui volti di molti atalantini, in campo sulle tribune. La delusione andrà scacciata in fretta. Ora c’è la sfida con la Juve, ultimo ostacolo che divide la banda Gasperini dalla Champions.

(di Riccardo Rossi/ANSA)

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