Cambiano le Coppe europee, i campionati restano nel fine settimana

La Coppa della UEFA Champions League. Serie A
La Coppa della UEFA Champions League. EPA/SALVATORE DI NOLFI

MILANO. – Nel calcio europeo è dietro l’angolo una riforma epocale, la Lega Serie A vuole far sentire la propria voce nel processo decisionale, e nel frattempo avvia la propria trasformazione in media company, secondo il piano industriale presentato dal nuovo ad, Luigi De Siervo. Il manager fiorentino è reduce dal vertice dell’European Leagues a Madrid e da quello a Nyon con il Comitato esecutivo Uefa, che dovrà varare il nuovo sistema di coppe europee.

“Per il ciclo 2024-27 i week end saranno ancora dedicati ai campionati nazionali” ha spiegato De Siervo alla luce del “progetto definito” illustrato dal n.1 della Uefa, Aleksander Ceferin, proposto dal Comitato per le competizioni per club, in cui 13 membri su 18 sono rappresentanti dell’Eca, guidata dal presidente della Juventus, Andrea Agnelli.

Il progetto, ha continuato De Siervo, prevede “un sistema di competizioni europee collegate: una Champions a 32 squadre, una seconda coppa a 32 e una terza a 64, con promozioni e retrocessioni all’interno dei tornei. Non è chiaro il numero massimo di squadre per ciascun Paese, e l’obiettivo della nostra lega è che si colleghi il criterio del merito nella maniera più larga possibile al campionato nazionale”.

Il timore delle leghe è che diventi un sistema chiuso. La decisione è attesa prima del 2019, al massimo per giugno 2020. Si dovrebbe accedere alla nuova Champions in base a una media ponderata delle 3-4 stagioni precedenti il 2024. Il 2024 è anche l’orizzonte del piano industriale illustrato da De Siervo all’assemblea della Lega.

E il fulcro è la sua trasformazione “da associazione che organizza il campionato a sport media company, che produce contenuto, dotandosi di strutture interne, editoriali, strategiche. In un secondo momento anche realizzative, magari individuando una serie di produttori esterni che aiutino a raccontare in maniera più semplice il nostro prodotto. Il canale della Lega “è una delle ipotesi concrete sul tavolo”.

E verrà approfondita l’offerta di partnership tecnica avanzata da Mediapro, anche se c’è chi come Agnelli che prima spinge per risolvere la questione legale sulla caparra da 64 milioni di euro al centro di una contesa legale con gli spagnoli. L’ad conta di aprire quattro uffici all’estero a Londra, Shanghai, Doha e una fra Miami o New York, per lo sviluppo internazionale di una Lega che dovrà fornire servizi di consulenza alle sue squadre su vari temi.

Sulla sicurezza negli stadi, ad esempio, ha spiegato De Siervo, “andremo in Israele a cercare soluzioni tecnologiche per individuare i soggetti disturbatori e bloccarli all’ingresso con un sistema di riconoscimento visivo”. Intanto il nuovo corso della Lega è simboleggiato dal restyling del logo, in cui non ci sono più riferimenti al calcio e la ‘A’ è rappresentata come un diamante, e dall’introduzione dei premi per i migliori calciatori del campionato.

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