Visco: “La corruzione mina il sistema bancario e finanziario”

Il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco.
Il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco. ANSA/LUCA ZENNARO

ROMA. – “La corruzione è un fenomeno ad ampio spettro, il cui impatto non riguarda solo la sfera dell’assetto istituzionale e della coesione sociale. Rappresenta anche una minaccia alla stabilità del sistema bancario e finanziario”.

Le parole pronunciate dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, alla giornata nazionale di incontro coi responsabili prevenzione della corruzione, ossia coloro che negli enti lavorano per prevenire il malaffare, cadono in un quadro segnato da nuove inchieste, tutte – da Milano a Palermo – imperniate su presunte tangenti. E chiariscono bene il danno sistemico prodotto dalla corruzione, che mina i rapporti di fiducia, credibilità, reputazione che sono pilastri del sistema stesso.

In tema di antiriciclaggio, Visco sottolinea l’incisività delle verifiche condotte dalla Vigilanza di Bankitalia “sull’efficacia dei presidi posti in essere dagli intermediari finanziari sulle fattispecie a maggior rischio di corruzione e, in particolare – rimarca – sui controlli dell’operatività delle ‘Persone politicamente esposte'”. Ma a monte uno dei principali canali delle mazzette sono gli appalti. Quindi, le regole del gioco in questo campo sono fondamentali come mezzo di prevenzione.

Non a caso il ragionamento di Visco abbraccia anche il recente decreto sblocca cantieri: nessuna critica ‘in chiaro’ dal governatore, che evoca però “l’azione congiunta con l’Autorità anticorruzione” e l’intesa con Ivass, Consob, Agcm e la stessa Anac per l’istituzione di un tavolo tecnico: “Lo sblocca-cantieri – sottolinea – contiene numerose novità destinate ad avere un impatto rilevante sulla disciplina dei contratti pubblici. E’ importante che gli operatori più qualificati del mercato possano indicare le modifiche utili per garantire il buon funzionamento del sistema”.

Raffaele Cantone, che dal marzo 2014 guida l’Anac, seduto accanto a lui nel centro convegni di Bankitalia che ospita l’incontro, è più diretto e tagliente, anche perché tra meno di un anno terminerà il suo mandato e si toglie qualche sassolino dalle scarpe: “Sullo Sblocca cantieri faremo uno studio in cui evidenzieremo gli aspetti positivi, davvero pochi, e i tanti aspetti negativi”.

E ancora, sulle modifiche al Codice degli appalti: “I dati di questi giorni ci fanno pensare che qualcuno vuole che sia in mano alla corruzione. La logica di ‘fare’ piuttosto che ‘fare bene’ è una logica che abbiamo già vissuto con risultati che purtroppo è sotto gli occhi di tutti”. Anche alla luce delle ultime inchieste, Cantone resta fermo su una convinzione: “Oggi più che mai i meccanismi di prevenzione, se ben applicati, sono il vero antidoto contro la corruzione”.

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