Usa 2020: primo duello Trump e Biden, scontro sull’età

L'ex vice Presidente Joe Biden durante una conferenza stampa. Usa 2020
L'ex vice Presidente Joe Biden durante una conferenza stampa. (EPA/MICHAEL REYNOLDS)

WASHINGTON. – La corsa per la Casa Bianca ora è partita davvero. E il primo duello tra Donald Trump e Joe Biden va in onda a distanza: il presidente americano parla ad Indianapolis, davanti alla platea amica della Nra, la potente lobby Usa delle armi, e lo fa quasi in contemporanea con l’intervista sulla Abc dell’ex vicepresidente, la prima dopo la sua discesa in campo.

E il primo scontro si consuma su un piano inusuale: quello dell’età di Biden, su cui Trump torna a fare ironia. “In confronto a lui mi sento un ragazzino”, scherza il tycoon, 72 anni, riferendosi ai 76 anni di Biden. “Io sono un uomo giovane e pieno di vita. Ma non direi mai a qualcuno che è troppo vecchio. Però so che mi stanno facendo un piacere, mi stanno facendo apparire molto giovane”, aggiunge il presidente americano.

La risposta dell’ex numero due di Barack Obama non si fa attendere, in diretta tv. Prima una battuta: “Sono un morto di sonno e lui sembra più giovane ed energico? Allora forse dovrei ritirarmi…”. Poi Biden si fa più serio: “Il modo migliore per giudicarmi è guardare se davvero avrò energia e capacità”. Del resto, aggiunge, “a parlare per me c’è quello che ho fatto in politica estera e in politica interna”.

L’ex vicepresidente ammette comunque come sia giusto farsi domande sulla sua età. In effetti se dovesse essere eletto, il giorno dell’insediamento alla Casa Bianca avrebbe 78 anni: “Ma penso di poter portare più esperienza e saggezza, e di poter fare le cose meglio di altri”. Per questo non cede alle cinque conduttrici della popolare trasmissione ‘The View’ che lo incalzano, e afferma di non considerare affatto un solo mandato presidenziale, voce che gira da tempo.

La scelta della trasmissione tutta al femminile di ‘The View’ non è casuale, con Biden che una volta per tutte cerca di spazzare via le ombre su due episodi che hanno messo a rischio e che potrebbero ancora minare la sua candidatura: quello delle donne che lo hanno accusato di comportamenti inadeguati e quello di Anita Hill, la donna che lo accusa di non averla difesa nel 1991 quando denunciò il giudice della Corte Suprema Clarence Thomas di molestie.

Biden non chiede scusa, si dice dispiaciuto, ma difende il suo modo di essere, che mai ha voluto essere irrispettoso verso chiunque. Poi torna ad attaccare duramente Trump: “Questa non è la vera America, questo non è quello che noi siamo”, afferma, sottolineando come la priorità sia quella di ripristinare quella “dignità del Paese” spazzata via dal tycoon.

Intanto il presidente davanti ai sostenitori della Nra sfodera l’ennesima mossa elettorale e annuncia il ritiro degli Stati Uniti dal trattato internazionale sul commercio delle armi, firmando davanti al pubblico della convention un decreto con cui chiede al Senato di interrompere il processo di ratifica. Il trattato, entrato in vigore nel 2014 e già ratificato da 101 Stati, regola il commercio internazionale delle armi convenzionali.

“Il secondo emendamento della costituzione non si tocca”, incalza Trump riferendosi al diritto di possedere armi da fuoco. “Quando le armi sono fuori legge, solo i fuorilegge hanno le armi”, dice, accusando la sinistra radicale di voler togliere le armi agli americani. “Vi vogliono togliere la voce, i vostri diritti”.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

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