F1: la Ferrari prova a ripartire dalla Cina

La Ferrari di Sebastian Vettel durante le prove a Montemalò.
La Ferrari di Sebastian Vettel durante le prove a Montemalò. (Foto archivio)

ROMA. – Il Gran Premio numero 1000 nella storia della Formula 1 merita un sigillo speciale e domenica, a Shanghai, sono due i team che più di tutti gli altri meritano e puntano ad apporlo, Ferrari e Mercedes. La storia e il presente delle due scuderie le porta a sfidarsi di nuovo, col Cavallino chiamato a rimettere in pista quell’affidabilità che era diventata proverbiale ma che l’ha tradita nelle prime due gare stagionali, regalando bottino pieno alla squadra tedesca.

Un primato che non lascia però tranquillo il capo del team, Toto Wolff. “Potrebbe sembrare che siamo in una posizione di forza, ma la classifica costruttori non racconta tutta la storia – avverte l’austriaco -. La Ferrari era notevolmente più veloce in Bahrain, imprendibile in rettilineo. L’affidabilità dei nostri sistemi e una forte spinta dei nostri piloti ci hanno assicurato l’uno-due, ma la sfida che stiamo affrontando non ci scoraggia”.

A Maranello hanno capito la causa dello sfortunato malfunzionamento al motore che ha tarpato le ali a Charles Leclerc nell’ultima gara, ma a Shanghai, come vaticinato anche da Sebastian Vettel, bisognerà portare anche un po’ di fortuna oltre al tanto lavoro della squadra agli ordini di Mattia Binotto. Lo stesso tedesco, che in Cina non ha mai vinto, è chiamato a darsi una scossa.

“Se dovesse vincere, tutto cambierebbe”, sottolinea dalla Germania l’orami ex pilota Nico Rosberg, che in precedenza aveva espressi dubbi sulla tenuta nervosa del connazionale nel nuovo confronto col rampante Leclerc. Il monegasco sarà praticamente esordiente sul circuito cinese, ma ha già dimostrato di essere uno che apprende in fretta.

“È la millesima gara della storia della Formula 1 – dichiara Leclerc – e io spero di poter avere una vettura forte come in Bahrain per continuare ad andare in cerca di quel risultato che meritiamo. Un auspicio, e un obbligo, visto che la classifica potrà anche non raccontare tutta la storia, ma è quella che poi la scrive.

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