Consegnati i simboli elettorali per le Europee, 47 i loghi al Viminale

Roberto Calderoli (Lega) osserva i simboli esposti nella bacheca durante la consegna dei contrassegni elettorali presso il Viminale per le elezioni europee.
Roberto Calderoli osserva i simboli esposti nella bacheca durante la consegna dei contrassegni elettorali presso il Viminale per le elezioni europee, Roma 8 aprile 2019. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – L’ultimo aspirante partito ‘europeo’, l”Italia dei diritti’, varca il cancello del Viminale quasi al fotofinish delle 16: è il simbolo numero 47 che si allinea nella bacheca del ministero, dove oggi si sono concluse le operazioni di deposito dei contrassegni elettorali in vista della sfida per Bruxelles del 26 maggio. Ora gli uffici dovranno stabilire quali partiti tra i 47 saranno ammessi a concorrere: chi supererà questo step potrà presentare le liste tra il 16 e il 17 aprile in cinque Corti d’Appello in tutta Italia.

A fine giornata, comunque, il saldo rispetto alla scorsa tornata per il rinnovo dell’Europarlamento è negativa: nel 2014 i simboli presentati furono ben 64. Ieri la prima giornata, dalle 8 alle 20, è stata quella in cui si sono concentrati i ‘big’: Lega, M5s, Pd, Forza Italia, ma anche la Sinistra, +Europa e i Verdi. Mancava all’appello FdI, che alla fine si è presentata con un simbolo in cui, oltre al nome della leader Giorgia Meloni e al logo del partito, c’è anche esplicitamente la parola ‘sovranisti’: “E’ per noi un elemento identitario – ha spiegato il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida, portando i faldoni – a quello miriamo: decidere a casa nostra”.

Per il resto, la consueta alternanza di vecchie conoscenze della storia politica italiana e di formazioni del tutto nuove o ‘abbonate’ da anni ai corridoi del Viminale, finora senza esito positivo, alla ricerca di un seggio. Ci sono dunque il Partito Comunista di Marco Rizzo e Forza Nuova, il Psi e l’ex generale Antonio Pappalardo, che ha depositato il simbolo dei ‘Gilet arancioni’ (“siamo collegati ai ‘gialli’ francesi, con cui abbiamo scritto la ‘carta dei popoli'”).

Si rivede anche il simbolo della rosa nel pugno per una lista intitolata al leader radicale Marco Pannella, e che si proclama per gli ‘Stati Uniti d’Europa’. Ma c’è anche, tra le proposte meno note agli elettori italiani, il simbolo del ‘Parlamentare indipendente’, al secolo Lamberto Roberti, che sostiene che la Costituzione garantisca legittimità solo alla sua candidatura ‘in solitaria’.

C’è poi il ‘popolo delle partite Iva’ rappresentato dal ‘Movimento politico pensiero azione’, i ‘Leoni d’Italia’ e il Robin Hood pronto a scoccare la sua freccia dal tondo del ‘Fronte Verde’. Di collocazione ambientalista anche ‘Ora rispetto per tutti gli animali’ che va ad allargare lo ‘zoo’ della tradizione elettorale italiana con il suo orso bruno. Assieme all’aquila de ‘L’Altra Italia’, che sembra disegnata scomponendo l’antica fiamma missina.

(di Gabriele Santoro/ANSA)

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