Di Maio rassicura gli Usa: “Con Cina non alleanza geopolitica”

Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in visita a Wall Street, New York.
Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in visita a Wall Street, New York. ANSA/SERENA DI RONZA

WASHINGTON. – “Con la Cina non è un’alleanza geopolitica”: Luigi Di Maio nella sua missione di due giorni negli Stati Uniti lo ha ripetuto come un mantra in tutti i suoi incontri. Gli ultimi quelli con gli esponenti dell’amministrazione Trump che non ha gradito più di tanto l’adesione del nostro Paese alla Via della Seta, con l’intesa firmata in occasione della visita a Roma del presidente cinese Xi Jinping.

“Sono deluso ogni volta che un Paese si impegna in un comportamento e in interazioni commerciali con la Cina che non sono chiare”, ha dichiarato il segretario di Stato Usa Mike Pompeo durante un’audizione, sottolineando come l’accordo non è nell’interesse dell’Italia nel lungo termine.

Ma Di Maio ha rassicurato sia il segretario al commercio Wilbur Ross sia il ministro dell’energia Rick Perry sia il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca John Bolton, uno degli uomini più vicini a Donald Trump. “L’alleanza tra noi e gli Stati Uniti è solida. Ho spiegato che l’Italia è consapevole che deve collaborare con gli alleati per difendere le infrastrutture da rischi e minacce. L’accordo con la Cina – ha ribadito il vicepremier parlando con i giornalisti – è solo una cornice trasparente per i futuri accordi commerciali, e lo abbiamo fatto prima che lo facessero altri Paesi europei”.

Dunque Di Maio si dice soddisfatto e non appare preoccupato dal fatto che le intese con Pechino possano incrinare i rapporti con Washington: “Non c’è nessuno scambio e nessun baratto. E non ci sono pressioni da parte degli Usa o toni da tribunale o processo..E la collaborazione che inizia oggi con gli uffici del consigliere Bolton – ha aggiunto il vicepremier – sarà fondamentale per permettere di affrontare insieme tutti i rischi e le minacce per la sicurezza nazionale, anche sulle questioni che riguardano il 5G”.

Facendo un bilancio della due giorni Oltreoceano Di Maio sottolinea quindi l’interesse che gli americani, dai palazzi della politica a Wall Street, passando per la Silicon Valley, mostrano per il nostro Paese e per quello che sta facendo il governo gialloverde, a partire dai contenuti del dl crescita. Un ottimo segnale che fa ben sperare per attrarre investimenti dagli Usa, a partire dall’interesse di Delta per Alitalia.

“In questa fase la crescita può aumentare soprattutto con gli investimenti e con le esportazioni, e qui c’è ancora un potenziale enorme”, ha affermato Di Maio, che all’ambasciata d’Italia ha incontrato anche i big dell’hi-tech ‘made in Usa’. Big con i quali l’Italia intende lavorare all’ambizioso progetto di digitalizzazione del Paese. Ne ha discusso con i rappresentanti di Airbnb, Amazon, Apple, eBay, Facebook, Google, Ibm, Microsoft, Saleforce, Tesla e Virgin Galactic.

“Il nostro interesse – ha detto Di Maio – è anche quello di promuovere il nuovo fondo sull’innovazione”. “Dobbiamo adeguare la nostra normativa alle nuove esigenze tecnologiche, dalla blockchain all’intelligenza artificiale”, ha spiegato, sottolineando come ci siano “normative che ostacolano l’innovazione e non la proteggono”. “Noi invece l’innovazione la vogliamo promuovere e il fondo da un miliardo di euro di fondi pubblici che partirà da aprile sarà aperto anche ai privati. Chi dunque meglio di questi partner per avviare e sviluppare questi investimenti”.

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