Olanda, trionfano i populisti dopo la sparatoria di Utrecht

Thierry Baudet del partito Forum voor Democratie (Forum for Democracy) intervistato dei giornalisti dopo le votazioni in Olanda.
Thierry Baudet del partito Forum voor Democratie (Forum for Democracy) intervistato dei giornalisti dopo le votazioni in Olanda. EPA/ROBINUTRECHT

ROMA. – Trionfo per l’estrema destra populista olandese nelle elezioni provinciali – determinanti per la composizione dei seggi del Senato – a pochi giorni dalla sparatoria di Utrecht, con il killer di origini turche che oggi è stato incriminato per terrorismo. Quando restano pochi voti ancora da scrutinare, il partito Forum per la Democrazia (Fvd) guidato da Thierry Baudet dovrebbe conquistare in Senato 13 seggi, uno in più del partito del premier Mark Rutte, diventando la prima formazione nella Camera alta olandese.

La coalizione di governo, formata dall’alleanza tra Rutte e i partiti cristiani e liberali, dovrebbe arrivare a 31 seggi – le assegnazioni sono previste a maggio – su 75 disponibili in Senato, perdendo così la maggioranza. Il voto provinciale è poi segnato dalla vittoria dei verdi del GroenLinks, che vanno verso la conquista di 9 seggi in Senato contro i 4 precedenti, e la disfatta della formazione anti-islamista di Geert Wilders, che perde 4 seggi in Senato, dilapidando il 40% dei consensi di questi anni, con un’emorragia proprio verso il Forum di Baudet.

“Siamo sopra le rovine di quella che un tempo era la più bella civiltà”, ha tuonato Baudet, 36 anni, davanti ai propri sostenitori subito dopo la pubblicazione dei primi dati elettorali. In prima fila contro la battaglia contro i cambiamenti climatici, che definisce “un’isteria”, e contro le politiche di accoglienza dei migranti, Baudet ha lanciato la campagna ‘Dutch first!’, echeggiando Donald Trump, ma vuole rapporti più stretti con la Russia. A suo tempo ha proposto l’uscita del Paese dall’Ue e si oppone all’euro.

Secondo i sondaggisti, la sparatoria di Utrecht ha avuto un impatto relativo sul voto, soprattutto nei centri minori, ma non nelle grandi città come la stessa Utrecht, dove i verdi sono arrivati primi e il Fvd terzo. Il killer Gokmen Tani, incriminato per l’attentato al tram – tre i morti – per omicidio plurimo e terrorismo comparirà nelle prossime ore davanti al giudice. Si sta indagando se la sua azione, che ha fatto anche tre feriti gravi, “sia scaturita da problemi personali combinati con un’ideologia radicalizzata”. Ad oggi, non sono emersi legami con le organizzazioni terroristiche del radicalismo islamico.

(di Claudio Accogli/ANSA)

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