Azzurri: Italia d’assalto, e Mancini aspetta Chiesa

Roberto Mancini, al centro del gruppo, catechizza gli azzurri durante l'allenamento a Coverciano.
Roberto Mancini, al centro del gruppo, catechizza gli azzurri durante l'allenamento a Coverciano. ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

FIRENZE. – L’obiettivo della giovane Italia di Roberto Mancini è cominciare con il piede giusto. Tradotto, con una vittoria nella prima gara valida per le qualificazioni europee, sabato prossimo a Udine contro la Finlandia e subito dopo, martedì 26, a Parma contro il Liechtentein. Ma il commissario tecnico è alle prese con un problema mica da poco: le condizioni fisiche di Federico Chiesa, uno dei pilastri della Nazionale, il giocatore fin qui sempre impiegato da Mancini nelle nove partite della sua gestione.

Nel terzo giorno di allenamenti a Coverciano, il 21enne esterno della Fiorentina è rimasto in palestra a fare terapie e lavoro differenziato dopo lo stop di ieri a inizio sessione e gli accertamenti seguiti. Da qualche tempo sta convivendo con un problema tra pube e retto addominale. Un problema fastidioso e doloroso tanto da costringerlo dieci giorni fa a chiedere il cambio a metà del primo tempo contro la Lazio. Nella gara successiva, a Cagliari, il figlio d’arte ha stretto i denti e è sceso in campo regolarmente realizzando pure un gol quasi allo scadere.

Ma dato anche il suo modo di giocare, tutto scatti, accelerazioni veloci, dribbling, il problema muscolare (qualcuno teme anche un principio di pubalgia) rischia di condizionare il finale di stagione, compresi gli impegni della Nazionale. Se la gara con la Finlandia fosse domani, Chiesa non sarebbe pronto a formare il tridente offensivo con Bernardeschi e Immobile e il suo posto verrebbe preso da Politano attualmente in vantaggio su El Shaarawy.

L’obiettivo, non dovesse farcela per sabato, è avere a disposizione l’esterno viola per la partita col Liechtenstein: per questo motivo Chiesa è ancora in ritiro a Coverciano e verrà continuamente monitorato con la speranza di recuperarlo. Una decisione comunque è attesa entro venerdì quando gli azzurri lasceranno il Centro tecnico federale per raggiungere Udine.

“Non esiste un caso-Chiesa – ha detto il compagno di squadra Cristiano Biraghi – Federico ha avuto un problema al pube contro la Lazio e ora sta convivendo con un po’ di dolore, una cosa normale per noi calciatori. Un suo trasferimento alla Juve? Siamo a marzo, nessuno di noi pensa al mercato, dobbiamo uscire da un momento critico con la Fiorentina e dobbiamo preparare due gare molto importanti con la Nazionale”.

Al riguardo Mancini sta mostrando di avere le idee ormai chiare come emerso anche dall’allenamento, seguita da Filippo Inzaghi, e preceduta da una sessione video in mattinata: modulo 4-3-3, Donnarumma tra i pali, Florenzi-Bonucci-Chiellini-Biraghi in difesa, Barella-Jorginho-Verratti a centrocampo, Politano-Immobile-Bernardeschi in attacco. Questa l’Italia che si appresta a iniziare il cammino per l’Europeo, aspettando Chiesa.

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