Aereo caduto: una tragedia per la famiglia dell’Onu

Il Ceo della compagnia aerea Ethiopian Ailines, Tewolde GebreMariam, sul luogo dell'incidente
Il Ceo della compagnia aerea Ethiopian Ailines, Tewolde GebreMariam, sul luogo dell'incidente in un'immagine postata sul profilo Twitter della stessa compagnia, 10 marzo 2019.

NEW YORK. – Con un minuto di silenzio e le bandiere a mezz’asta, il Palazzo di Vetro ha reso omaggio alle ‘sue’ vittime del volo Ethiopian precipitato dopo il decollo da Addis Abeba. Una tragedia per l’Onu, oltre che per l’Italia e per la cooperazione internazionale: sull’aereo c’erano almeno 22 funzionari di agenzie delle Nazioni Unite, tra i quali le giovani italiane del Wfp Virginia Chimenti e Maria Pilar Buzzetti, mentre l’archeologo Sebastiano Tusa stava recandosi in Kenya per una conferenza dell’Unesco.

L’ET 322 era soprannominato “the Un shuttle” per l’alta densità di personale delle Nazioni Unite che regolarmente lo utilizzava. Sia Addis Abeba che Nairobi hanno uffici Onu e alcuni passeggeri erano attesi nella capitale keniota per un vertice sull’ambiente che oggi si è aperto con un minuto di silenzio. “E’ un giorno triste per la nostra organizzazione e per molti nel mondo”, ha detto il segretario generale Antonio Guterres rendendo omaggio allo spirito che accumunava gli uomini e le donne “venuti da ogni angolo del globo” che hanno perso la vita: “Servire i popoli del mondo e renderlo per tutti un luogo migliore”.

Cordoglio anche dai capi di altre agenzie dell’Onu listate a lutto: oltre al Wfp, la più colpita, l’Oim, Unhcr, l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni(Itu), il programma per l’ambiente Unep, la Fao e la Missione di assistenza in Somalia Unson. Sono rimaste uccise anche sei persone dell’ufficio Onu a Nairobi.

E’ la terza volta che una tragedia dell’aria mette a lutto la famiglia Onu. Nel 1999 un Atr-42 del Wfp che portava aiuti umanitari in Kosovo si schiantò contro una montagna: 24 morti. L’anno prima un DC-10 della Swissair si era inabissato nell’Atlantico al largo del Canada: a bordo molti funzionari Onu abituati a far la spola tra New York e Ginevra. Le Nazioni Unite hanno anche perso in Africa il loro secondo segretario generale, Dag Hammarskjöld, in un incidente aereo nell’allora Rodesia (oggi Zambia) di cui non sono state ancora chiarite le cause.

(di Alessandra Baldini/ANSA)

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