Biathlon: al via i Mondiali, l’Italia cerca subito una medaglia

Un'atleta italiana al tiro in una gara di biathlon
Biathlon: al via i Mondiali, l'Italia cerca subito una medaglia

ROMA. – Cominciano i Mondiali di biathlon e gli azzurri scendono subito in pista per una medaglia. Sulle piste di Oestersund, nel centro nord della Svezia, la rassegna iridata si apre infatti domani con la staffetta mista dove l’Italia ha ambizioni di podio e la formazione azzurra schiera i suoi pezzi da novanta: Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch, un quartetto già titolare del bronzo olimpico ai Giochi di Pyeongchang nel 2018 e bronzo anche in Coppa del mondo quest’anno a Pokljuka.

Nel clan azzurro c’è ottimismo, il quartetto può fare anche meglio del terzo posto come dimostra l’andamento della stagione. In gran forma Lisa Vittozzi, che è in testa nella classifica generale di Coppa del mondo e in queste ultime settimane impegnata “soprattutto a recuperare le energie mentali. Si comincia con una gara importante per il nostro team – dice l’azzurra – ci teniamo a fare bene e a portare a casa un buon risultato e ci proveremo come sempre. Mi manca una medaglia individuale e lotterò per raggiungere il podio, ma non voglio fossilizzarmi su quest’obiettivo, partire con il pettorale rosso e giallo nella sprint mi darà ulteriore carica”.

La gara d’apertura si correrà in un panorama magnifico e con temperature altrettanto mozzafiato, che oscillano fra i -15 e i -20 gradi, il che significa che oltre a sfidare i propri avversari in velocità e precisione di tiro, gli atleti dovranno superare anche se stessi. Il freddo ha già giocato un brutto scherzo a Hofer che si è preso l’influenza nella recente tappa americana di cdm, “nulla di importante – minimizza l’interessato, attualmente 9/o nella classifica generale di cdm – ho preferito fare qualche lavoro di intensità per essere brillante a Oestersund. La staffetta mista è l’appuntamento ideale per entrare mentalmente nei Mondiali, sarebbe importante cominciare bene, soprattutto dal punto di vista della fiducia”.

Anche Windisch ha patito il freddo americano, “rientrato in Italia mi sono ammalato un pò -racconta l’azzurro- ho cercato di guarire in fretta per potermi allenare. A Anterselva sono riuscito a sciare bene e respirare nel modo giusto. La ‘mista’ è la gara dove abbiamo tante chance”.

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