Sci: capolavoro Goggia, Sofia regina a Crans Montana

Sofia Goggia domina la discesa a Crans Montana.
Sofia Goggia domina la discesa a Crans Montana. (ANSA)

CRANS MONTANA (SVIZZERA). – Un altro capolavoro per la regina dello sci. Sofia Goggia col pettorale numero 13 domina la discesa di Crans Montana e festeggia un successo che la rende sempre di più la numero uno della velocità: lo fa in una gara segnata da incredibili problemi di cronometraggi, un caos senza precedenti, in cui però mai è stata in dubbio la vittoria della bergamasca.

Sofia torna regina della libera (prima in 1.29.77), lei che un anno fa in Corea vinceva il titolo olimpico sempre nella discesa. E conquista la sua sesta vittoria in coppa, un trionfo che si aggiunge – in questa stagione – all’argento ai mondiali di Aare. In coppa l’ultimo sigillo risaliva al 15 marzo dello scorso anno nel superG e proprio sulle piste svedesi. Una soddisfazione non turbata troppo dai clamorosi problemi di cronometraggio.

Guai tanto seri che la Fis ha richiesto verifiche e controlli prima di rendere ufficiale il risultato. Ci sono volute più di due ore per farlo ricorrendo a complicati calcoli ed al cronometraggio manuale che viene comunque sempre effettuato. Ma la sua vittoria mai è stata in discussione, con una supremazia mostrata in tutta la gara. E pensare che l’azzurra è rimasta ferma per tre interminabili mesi in seguito ad un infortunio dello scorso autunno con frattura di un malleolo. Uno stop a cui è seguito un rientro e sempre da star: già a fine gennaio, Sofia ha rimesso gli sci e si è riportata sul podio.

Il tutto per ben tre volte in tutte e tre le tre gare veloci disputate in coppa: due secondi posti a Garmisch ed ora la vittoria di Crans. Non bastasse, in mezzo c’è pure l’argento mondiale di Aare. E’ davvero una marcia trionfale per l’atleta azzurra che la campionessa americana Lindsey Vonn ha designato, forse non a caso, come sua erede. Goggia – che aveva dominato entrambe le prove cronometrate – si è’ lasciata alle spalle le svizzere Joana Haehlen in 1.30.13 e Lara Gut -Behrami in 1.30.23 e che ha preso il posto dell’austriaca Nicole Schmidhofer in 1.30.29 che era terza prima della verifica cronometrica.

Le due elvetiche sul podio hanno anche visto diminuire di qualche centesimo il ritardo da Sofia che gli era stato registrato prima del controllo. “Non è stata una vittoria scontata – le parole della campionessa azzurra – mi rendo conto che vivo con tranquillità queste gare, mi piace più immaginarli che viverli questi risultati”.

Per l’Italia in classifica ci sono poi anche in bella evidenza Federica Brignone buona 7/a in 1.30.55 e Nadia Fanchini 8/a in 1.30.60. Questa discesa sulla pista Mont Lachaux non è stata davvero una gara facile, con un tracciato spettacolare pieno di belle pendenze ma anche estremamente tecnico e complicato.

In una giornata di sole con caldo in continuo aumento e timori per la tenuta del fondo. Così la partenza è stata anticipata alle 9,30 per evitare il più possibile problemi. Ci sono però state diverse interruzioni per un imbarazzante problema: il cronometraggio elvetico non ha funzionato a dovere proprio in questa gara svizzera ed è andato in tilt a ripetizione proprio all’arrivo. Paradossalmente proprio in occasione soprattutto della gara di atlete elvetiche.

Altre interruzioni ci sono poi state per la caduta senza danni della campionessa del mondo Ilka Stuhec e della francese Tiffany Gauthier che e’ stata invece portata in elicottero all’ospedale. Domani a Crans tocca alla combinata: è la gara di Federica Brignone che proprio a Crans in questa disciplina ha vinto l’anno scorso e pure nel 2017 quando ottenne anche un secondo posto. Insomma, sembra una gara fatta apposta per lei. Cancellato invece – causa una forte nevicata notturna – il superG maschile di Bansko, che non verrà recuperato.

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