Messico: proteste per i tagli ad asili finanziati dal governo

Messico: proteste per tagli ad asili infantili finanziati dal governo.
Messico: proteste per tagli ad asili infantili finanziati dal governo.

CITTA’ DEL MESSICO. – La recente decisione del presidente messicano Andrés Lopez Obrador di ordinare il taglio di metà dei fondi per gli asili per i bambini sotto i 4 anni finanziati dal governo ha generato un’ondata di critiche e proteste che aumentano ogni giorno. Gli insegnanti di queste strutture per l’infanzia hanno bloccato gli ingressi a Zócalo, la principale piazza di Città del Messico.

Organizzazioni civili locali e enti umanitari internazionali come Save the Children e Oxfam hanno alzato un grido di protesta per mettere in discussione la decisione di López Obrador di lasciare molti dei centri di assistenza stabiliti in tutto il paese senza fondi. Le ong hanno segnalato che i tagli ai servizi per l’infanzia e il trasferimento diretto di denaro ai genitori “avranno un effetto sulla formazione dei bambini e allo stesso tempo rafforzerà la base del partito” del presidente, il Movimento di Rigenerazione nazionale.

“I cambiamenti annunciati recentemente riflettono una visione in cui la cura dei bambini non è stabilita come un diritto, ma come un trasferimento di denaro soggetto a gestione discrezionale”, ha affermato il direttore esecutivo di Oxfam Messico Ricardo Fuentes. La riduzione di 2 miliardi di pesos (circa 100 milioni di dollari) equivale alla metà del budget del programma al quale partecipano più di 300.000 bambini in 9.000 strutture in tutto il paese, dove lavorano circa 50.000 persone tra insegnanti e personale ausiliario.

La decisione ha provocato ancora più critiche e controversie quando il presidente ha annunciato che i fondi destinati a questi centri potevano essere concessi “ai nonni per prendersi cura dei bambini”. Di fronte alla pressione dei genitori e degli insegnanti degli asili colpiti dalla misura, che hanno protestato nelle strade e nelle piazze di tutto il Messico, la Camera dei Deputati ha emesso una risoluzione nella quale ha esortato ad astenersi dal tagliare i fondi.

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