Gattuso: “Milan al bivio, ora serve continuità”

Serie A, Milan-Empoli. Con la foto di Gattuso e giocatori del Milan.
Serie A, Milan-Empoli

MILANO. – Superata l’emergenza infortuni e riportato il Milan al quarto posto, Rino Gattuso non vuole cali di tensione proprio ora che entra nel vivo la lotta per la Champions. Così anche una partita in casa contro l’Empoli, quartultimo in classifica, è un impegno “da non sottovalutare”, ha avvertito l’allenatore rossonero, senza adagiarsi sulle lodi arrivate dopo mesi di critiche (“Non do retta ai tifosi da tastiera che si sbizzarriscono”) né sull’evidente crescita della sua squadra, legata anche agli inserimenti di Lucas Paquetà e Krzysztof Piatek.

“Non è il Milan mio o di Piatek, ma di tutti, dei dirigenti, dei giocatori, dei tifosi. Abbiamo un attaccante che sta valorizzando ogni palla che gli arriva, ma i meriti sono veramente di tutti – è la tesi di Gattuso -. Siamo una squadra giovane, possiamo crescere tantissimo. Non bisogna mollare di una virgola. Siamo a un bivio: va data continuità a quello che stiamo facendo, io sono qua da un anno e mezzo e spesso non ci siamo riusciti”.

A Gattuso non dispiacerebbe essere ancora in corsa in Europa e avere più impegni, comunque deve gestirne 3 in 8 giorni fra campionato e coppa Italia. Per questo, e per la squalifica di Suso, non è escluso un minimo di turnover. “E’ difficile cambiare quando la squadra funziona ma dobbiamo dare la possibilità a qualche giocatore, è importante non perdere l’entusiasmo”, ha sottolineato l’allenatore, che domani nel tridente potrebbe schierare Patrick Cutrone e uno fra Samuel Castillejo e Fabio Borini.

All’andata in Toscana finì 1-1, contro un Empoli diverso da quello attuale. “Iachini lo ha rivoltato come un calzino. C’è grande preoccupazione da parte mia, non sarà per nulla facile”, ha detto Gattuso che ieri, a 40 anni dalla scomparsa di Nereo Rocco, gli ha reso omaggio a modo suo, davanti alla statua dedicata al Paròn lungo i viali di Milanello. “Sono andato a salutarlo con una tazzina di caffè”, ha raccontato l’ex mediano, che ancora non si illude di poter aprire un ciclo (“Devo passare dai risultati, non vado così veloce con la testa”) ma sembra sempre più in sintonia con la nuova società, nonostante non manchino diversità di vedute.

Con Leonardo, Paolo Maldini e l’ad Ivan Gazidis “c’è un confronto a 360 gradi. Tante cose non le condivido, come loro non condividono tante cose da parte mia: poi c’è rispetto, c’è un confronto quotidiano, si cerca sempre la soluzione migliore per il bene della società. Nessuno deve pensare al proprio ego. Posso dire solo che sono stati bravi a farmi crescere sotto questo aspetto”, ha raccontato Gattuso, e c’è anche una donna con cui ragiona regolarmente di calcio, come ha spiegato prendendo le distanze dalla frasi sessiste dell’opinionista Rai Fulvio Collovati.

“Con mia moglie parlo di tattica? Mia moglie mi fa la formazione… – ha sorriso -. Al di là delle battute. tre volte alla settimana parlo con un allenatore molto preparato che è Carolina Morace (allenatore della squadra femminile rossonera, ndr), un confronto molto aperto e interessante. Ci sono tantissime donne che ne capiscono”.

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