Sabato scade Boeri. Corsa a tre per la presidenza Inps

Tito Boeri, in conferenza stampa. Alle spalle il logo dell'Inps. Pensioni
Il presidente dell'Inps, Tito Boeri.

ROMA. – Sabato finisce l’era Boeri all’Inps. E ancora non c’è il nome di chi prenderà il suo posto alla presidenza dell’istituto di previdenza. Un ruolo chiave soprattutto in questa fase, in cui l’Inps è chiamata a gestire in prima battuta la mole di uscite aggiuntive con quota 100 e la carica di cittadini che chiederanno, a partire da marzo, il reddito di cittadinanza.

Unica certezza, al momento, l’intenzione del governo gialloverde di non lasciare vacante questa casella in un momento così delicato. Il tema potrebbe essere affrontato anche nel Consiglio dei ministri di domani, che avrà altri ‘dossier caldi’ sul tavolo, a partire da quello dell’Autonomia.

In realtà non è necessario l’avallo del Cdm, visto che le norme inserite nel decretone prevedono che in attesa di rinnovare le cariche con il ripristino del Consiglio di amministrazione (nomina che dovrà passare da un voto dell’intero governo) possa essere nominato un commissario con un decreto ministeriale, di concerto tra ministero del Lavoro e dell’Economia.

Ma il successore non può che essere il frutto di una mediazione politica che ancora non è arrivata. La corsa al momento sarebbe a tre: il Movimento 5 Stelle non ha mai nascosto l’idea di affidare la carica al Pasquale Tridico, attuale consulente di Luigi Di Maio al Lavoro e ‘padre’ del reddito di cittadinanza. Un nome che però non trova consensi in casa leghista.

Il partito di Matteo Salvini vedrebbe di buon occhio invece Mauro Nori, ora consigliere del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ma ex direttore generale dell’Inps, e profondo conoscitore della macchina della previdenza. Si tratterebbe in questo caso di un profilo molto ‘tecnico’ e che potrebbe rapidamente essere operativo se la scelta cadesse su di lui, raccoglierebbe apprezzamenti anche da una parte del Movimento ed è sostenuto dalla Lega che non dimentica la sua uscita dall’Inps dopo la decisione di Boeri di scegliere un altro direttore generale.

Tra i due potrebbe invece spuntarla Marina Calderone, presidente dell’Ordine dei Consulenti di lavoro e consigliere di amministrazione in Leonardo. Calderone sarebbe peraltro figura apprezzata dal premier, Giuseppe Conte, che il mese scorso ha partecipato agli Stati generali dei Consulenti del lavoro.

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