NEW YORK. – Grande assente Calvin Klein dopo il divorzio in dicembre dal belga Raf Simons, le sfilate di New York hanno preso il via con Ralph Lauren e Tom Ford. Giocando d’anticipo sul suo solito slot a fine settimana della moda, Ralph ha presentato la sua collezione “see now-buy now” per la primavera 2019 in un pop up store allestito nel suo negozio su Madison Avenue.
Colazione da Ralph: “Volevo creare una esperienza intima per condividere la mia visione in un modo piu’ personale”, ha spiegato lo stilista. Ed è così che davanti a mini-muffin, cappuccino e dietetiche coppette di frutti di bosco, il nuovo Ralph Café ha fatto da sfondo a una linea di pezzi iconici tutti realizzati in Italia in perfetto stile Lauren: giacche militari da marina o da ussaro indossate su pantaloni palazzo molto fluidi, abiti di pelle da cocktail, molta seta, lamé, paillettes.
Forte degli ultimi dati economici sopra le attese (+7% nell’ultimo trimestre 2018, con fatturato globale dell’anno di 6,2 miliardi di dollari), Ralph questa stagione ha tenuto a battesimo una nuova borsa, la RL 50, che si accompagnerà alla ormai classica Ricky. Grafica la tavolozza: tutto nero, oro e bianco, quest’ultimo il colore delle suffragette indossato martedì da decine di deputate democratiche in Congresso per l’ultimo discorso sullo stato dell’unione di Donald Trump.
Messaggio anti-Trump in codice anche per Tom Ford: l’ex stilista di Gucci ha accompagnato con l’ipnotica bellezza di “Don’t Dream It’s Over” di Neil Finn l’eleganza chic delle sue proposte uomo e donna per il prossimo autunno-inverno: “Vengono a costruire un muro tra di noi – questo il ritornello -ma sappiamo che non vinceranno”.
Dietro le quinte Ford ha spiegato la scelta di una collezione più buona e gentile di quanto negli ultimi anni ci aveva abituato: una consapevole decisione creativa contro la negatività di cui si è sentito circondato nel mondo e in particolare in America. Questo atteggiamento si è tradotto in completi in cui, indossato con le mani nelle tasche, il pantalone di satin a vita alta, le pence e un risvolto alla caviglia fa da motivo conduttore.
Davanti a un pubblico di celebrità tra cui Karlie Kloss, Courtney Love, Poppy Delevingne, Victor Cruz e Patrick Schwarzenegger, Tom li ha declinati in tonalità polverose dell’azzurro, del verde, del rosa, del viola con l’eccezione degli iconici smoking dell’era Gucci rivisitati addosso a Gigi Hadid e Mariacarla Boscono in versione velluto color scarlatto.
I clienti di Ford si dividono, come lo stilista, tra Los Angeles e New York (lui, che due anni fa si è trasferito sulla West Coast, ci viene sempre più spesso ma “furtivamente”) e per difendersi dal freddo indossano fedora di falsa pelliccia a larga tesa. Dopo essersi unito due stagioni fa al “gran rifiuto”, sulle pellicce Tom resta tuttora ambivalente: “Quelle vere sono biodegradabili in sei mesi, le ‘eco’ restano a inquinare per centinaia di anni”.
(di Alessandra Baldini/ANSA)