Missione di Tria negli Usa, a caccia di investimenti

Un primo piano del ministro dell'Economia, Giovanni Tria
Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, durante il suo intervento. ANSA/CLAUDIO PERI

NEW YORK. – Missione a stelle e strisce per il ministro dell’Economia Giovanni Tria. Continuando la sua ‘offensiva’ fuori dai confini italiani ed europei, Tria sbarca negli Stati Uniti per rassicurare sull’Italia, sul suo debito e sul suo sistema bancario, ma anche per attirare preziosi nuovi investimenti. Obiettivi che il ministro perseguirà con una girandola di incontri fra Washington e New York, con in agenda appuntamenti istituzionali e non.

Superate le tensioni con l’Unione Europea Tria prosegue negli States il suo affondo alla conquistare dei mercati non europei e in paesi chiave. Finora il ministro è stato in Cina, in quella che è stata la sua prima missione fuori dall’Ue. Poi c’è la stata Russia. E dopo ancora la platea internazionale di Davos.

La visita ufficiale americana si apre il 29 gennaio con un intervento del ministro al Peterson Institute for International Economics, seguito da incontri con il capo dei consiglieri economici della Casa Bianca Kevin Hassett, e il segretario al Tesoro Steven Mnuchin. Il giorno successivo Tria ha in calendario appuntamenti con il presidente della Banca Interamericana per lo Sviluppo, con il presidente del Financial Stability Board Randal Quarles, e con il ceo della Banca Mondiale.

In programma sempre il 30 un incontro con David Lipton, il numero due del Fmi, dopo l’allarme lanciato dall’istituto di Washington a Davos. Presentando fra le montagne svizzere l’aggiornamento del World Economic Outlook, il Fmi aveva definito l’Italia uno dei principali elementi di rischio globale e quasi dimezzato la stima del pil 2019 allo 0,6%. Un quadro criticato dal governo italiano, incluso Tria.

Il 31 gennaio il ministro si trasferisce a New York, dove ha l’occasione di incontrare le banche italiane. In calendario c’è anche una Lectio Magistralis all’universita’ Columbia, un pranzo con gli investitori da JPMorgan e un incontro con gli investitori per progetti di partenariato pubblico-privato. La missione statunitense si chiude il 2 febbraio, quando Tria rientra in Italia.

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