La denuncia di una docente: “Scambiata per ebrea, sputi addosso”

Una persona con la stella di David sul suo kippah. Auschwitz
Una persona con la stella di David sul suo kippah. EPA/CLEMENS BILAN

PISA. – Tre sputi, uno in faccia, e gli altri su una borsa in tela con scritte ebraiche e sul trolley da viaggio che aveva con sé, da parte di un uomo poi sparito tra la folla del centro di Roma. Tutti rivolti contro Alessandra Veronese, docente di storia medioevale ed ebraica all’Università di Pisa, in trasferta nella capitale per motivi professionali che ha denunciato l’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, su Fb. Spiegando anche che chi l’ha aggredita aveva tatuato su un braccio una svastica, come le hanno riferito dei testimoni, e che quell’uomo l’avrebbe scambiata per ebrea per una scritta in ebraico sulla sua borsa.

Un’aggressione-lampo senza ulteriori conseguenza, anche se “quello sguardo carico di odio e disprezzo che mi ha rivolto quell’uomo brizzolato sulla cinquantina, non lo dimenticherò alla svelta”, spiega la docente secondo la quale in Itala certi episodi si ripetono da anni “e non sono solo figli di un clima politico surriscaldato come quello che stiamo vivendo: purtroppo anche la sinistra non è immune da colpe e l’antisemitismo è stato spesso mascherato da antisraelismo che mette colpevolmente sullo stesso piano le politiche dei governi israeliani e quelle naziste”.

“La verità – conclude Veronese – è che per secoli anche la Chiesa ha alimentato questa discriminazione e il fatto che ciò non avvenga più da anni non è sufficiente a eliminare il problema, che evidentemente ha ancora radici profonde nella nostra società”.

“Sdegno e e preoccupazione” per l’accaduto dal cda dell’Ateneo di Pisa che “invita a intervenire con fermezza per arginare l’imbarbarimento che, proprio alla vigilia del Giorno della Memoria, si sta esprimendo in diversi modi nel nostro Paese”.

Per Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana, quanto accaduto “ci dice in che periodo terribile stiamo vivendo e quanto sia necessario reagire con determinazione ai rigurgiti dei fantasmi del passato”. Dura anche la reazione di Monica Barni, vicepresidente della regione Toscana che parla di “aggressione ignobile”.

 

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