Il Napoli soffre ma batte la Lazio e insegue la Juventus

José Callejoncorre verso la èanchina per festeggiare il primo gol della partita Napoli - Lazio.
José Callejoncorre verso la èanchina per festeggiare il primo gol della partita Napoli-Lazio. ANSA / CESARE ABBATE

NAPOLI. – Nonostante le numerose assenze dovute a squalifiche e infortuni, il Napoli batte la Lazio e lo fa con merito, riducendo a sei le lunghezze di distanza dalla Juve che giocherà domani con il Chievo. Qualche ansia nel finale la squadra di Ancelotti se la sarebbe potuta risparmiare se nel corso della gara fosse riuscita a concretizzare la superiorità dimostrata sui biancocelesti e soprattutto se avesse trasformato in gol le numerose occasioni create, tra le quali spiccano tre legni colpiti.

Finisce 2-1 e la Lazio è condizionata negativamente nel finale dall’espulsione di Acerbi per doppia ammonizione che lascia la squadra di Inzaghi in dieci uomini proprio nel momento in cui avrebbe voluto e potuto attuare il massimo sforzo per raggiungere il pareggio.

Il Napoli è largamente incompleto per l’assenza contemporanea degli squalificati Koulibaly, Allan e Insigne e dell’infortunato Hamsik ma dalla qualità e dalla quantità di gioco che riesce a esprimere, la squadra di Ancelotti non mostra di risentirne. Particolarmente intensa la prestazione di Fabian Ruiz, vero padrone del centrocampo, sia in fase costruttiva che in quella di contenimento. Lo spagnolo fa coppia in mezzo al campo con Diawara e nonostante la teorica inferiorità numerica, perché la Lazio è schierata con cinque centrocampisti supportati anche da Luis Alberto in continuo ripiegamento, sono proprio i due azzurri a dettare legge.

Nella prima parte della gara il Napoli concede all’avversaria soltanto un colpo di testa da distanza ravvicinata di Milinkovic che Meret neutralizza senza troppi affanni. Per il resto c’è solo la squadra di Ancelotti che colpisce un palo e una traversa con Milik, che crea in continuazione situazioni potenzialmente pericolose e che va in vantaggio con Callejon al 33′ e raddoppia con Milik dopo tre minuti. Lo spagnolo finalizza con un rasoterra forte e angolato un’azione corale, cominciata da Mario Rui che sfrutta un errato disimpegno di Leiva, continuata da Milik e da Mertens il quale serve a Callejon il pallone decisivo.

Il raddoppio è un capolavoro balistico di Milik che sfrutta perfettamente un calcio di punizione dal limite e manda il pallone a insaccarsi sotto la traversa senza che Strakosha possa neppure abbozzare una parata.

Nella ripresa Simone Inzaghi sostituisce Lukaku con Correa e cambia tatticamente la partita. La Lazio, che deve recuperare il punteggio, è più armonica ed incisiva e l’argentino, galleggiando tra la linea offensiva e il centrocampo, mette spesso in difficoltà la retroguardia azzurra. Proprio da Correa parte l’azione che Immobile trasforma nel gol della speranza.

Il Napoli reagisce, colpisce l’incrocio dei pali con Ruiz e potrebbe chiudere ancora la gara con Ounas e Callejon. Il punteggio rimane però invariato. Soffrono gli azzurri nel finale, soffrono Ancelotti e i tifosi, ma la Lazio non riesce a rendersi mai concretamente pericolosa e così i partenopei si portano a casa i tre punti.

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