Autonomia: lettera aperta di Zaia ai cittadini del Sud

Nella foto: il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia
Nella foto: il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (LaPresse - Andrea Gilardi)

VENEZIA. – Luca Zaia scrive ai cittadini delle regioni del Sud, spiegando in una lettera aperta che l’autonomia richiesta dal Veneto e dalle altre regioni del Nord “non è contro di loro”, ma “è un’assunzione di responsabilità, e una grande opportunità anche per il Mezzogiorno”. L’iniziativa di Zaia – un post sulla sua pagina Facebook – giunge dopo il crescere delle tensioni sul dossier della maggiore indipendenza di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, che vede tra i contrari molti parlamentari e amministratori eletti al Meridione.

Mentre Zaia lanciava l’appello ai cittadini del Mezzogiorno, a Roma l’ex senatore pentastellato Saverio De Bonis chiamava a raccolta in un convegno parlamentari eletti al Sud di tutti i partiti, con un occhio attento a quelli M5S. E intanto venivano rilanciate le parole del ministro Danilo Toninelli, che bollando come “chiacchiere da bar” le accuse leghiste di ostruzionismo, assicurava che quella a cui sta lavorando il Governo nei tavoli di intesa “non sarà un’autonomia annacquata”. “C’è un impegno preciso del Governo e del Movimento 5 Stelle – aggiungeva – Le Regioni avranno tutte le competenze che servono per far funzionare al meglio i vari settori di riferimento”.

Zaia però non si fida delle rassicurazioni a 5 Stelle, e sposta il luogo del confronto dai tavoli istituzionali alla piazza virtuale, entrando attraverso le pagine di Facebook in contatto diretto con il Sud. “Questa autonomia, richiesta da Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, dipinta ai cittadini come la morte del Sud – spiega il Governatore – è invece una grande opportunità per loro, e anche per noi. Nord e Sud sono legati a filo doppio. Leggo del dibattito che si sta svolgendo sull’autonomia, di parlamentari che organizzano riunioni contro l’autonomia. E rimango allibito da quanto sta accadendo”.

“Mi permetto a questo punto – prosegue – una piccola riflessione rivolta ai cittadini del Sud dell’Italia. L’eroica gente del nostro Sud è una foresta che cresce, quotidianamente, ma che non ha mai avuto diritto di parola. Dateci caso: c’è sempre qualcuno che, in continuazione, sigilla il coperchio sopra questa pentola in positiva ebollizione e indica la strada sbagliata da percorrere”.

Poi lancia la provocazione politica, sfidando i parlamentari che si dicono “fieramente contrari” all’autonomia a chiarire qual è la loro idea di Costituzione, scrivendo “nero su bianco una proposta di modifica della Carta costituzionale”. “Perchè – sottolinea – chi racconta nelle istituzioni, nelle piazze, in Parlamento, che l’autonomia è un baratro per il Mezzogiorno, dice qualcosa di contrario alla Costituzione vigente”.

(di Michele Galvan/ANSA)

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