Cina: nonostante i dazi, il surplus 2018 con gli Usa da record

Tubi di acciaio accatastati in Cina ed un operaio al lavoro.
Deposito acciaierie cinesi. (Foto archivio)

PECHINO. – A dispetto dei dazi promossi da Donald Trump, la Cina ha accantonato il 2018 con un surplus commerciale verso gli Usa in rialzo del 17,2% annuo, ai massimi storici di 323,3 miliardi di dollari, pari al 90% circa dell’ intero attivo vantato a livello globale di 351,7 miliardi. Se la tregua di 90 giorni del primo dicembre tra Trump e l’omologo Xi Jinping non dovesse portare l’intesa auspicata sul commercio, il tycoon avrà altri motivi per aumentare il pressing sulla Cina al fine di riequilibrare l’interscambio.

A dicembre, l’export cinese è salito dell’11,3% verso gli Usa, contro un import in progresso di un frazionale 0,7%. Washington ha imposto dazi fino al 25% su circa metà dei beni del “made in China” comprati ogni anno in risposta alle pratiche contestate a Pechino su furto di brevetti e trasferimento forzato di tecnologia. La Cina, di riflesso, ha messo nel mirino più dell’80% di prodotti acquistati dagli Stati Uniti.

Il Dragone, a conferma degli effetti delle turbolenze sul commercio, ha visto export e import contrarsi a dicembre di una quota pari, rispettivamente, a -4,4% (prima volta in due anni) e -7,6% (prima volta in 29 mesi). “L’ambiente esterno è complicato e difficile. L’economia globale è attesa in rallentamento a causa del protezionismo di alcunenazioni” nel 2019, ha chiarito un portavoce del governo cinese, senza citare gli Usa.

Un’ulteriore preoccupazione l’ha data il mercato dell’auto, il più grande al mondo, colpito dalla crisi tra le due principali economie del pianeta e dalle difficoltà globali del settore: le immatricolazioni del 2018 sono state a 28,1 milioni di veicoli (-2,8% sul 2017), secondo la China Association of Automobile Manufacturers (Caam), segnando il primo calo dal 1990, dall’anno successivo alle proteste pro-democrazia di piazza Tiananmen.

Washington ha messo in guardia che “se alla fine del periodo di tregua le parti non avranno raggiunto l’accordo, i dazi del 10% sarebbero diventati del 25%”. La Cina ha deciso di ampliare l’import di prodotti agricoli, energia e altri beni dagli Usa, secondo l’interpretazione data dalla Casa Bianca dopo il summit Trump-Xi di Buenos Aires.

Da allora, al primo round di colloqui di tre giorni tenuti a Pechino la scorsa settimana, le due delegazioni hanno discusso ancora sul tema, ma restano ancora incerti i prossimi passi negoziale. Il segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin ha ribadito di aspettarsi entro fine mese a Washington la visita del vice premier Liu He, plenipotenziario di Xi sui dossier economici.

(di Antonio Fatiguso/ANSA)

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