Scuola: presidi stressati, 23% vittime di violenze

Un professore anziano spiega la lezione ad una alunna. Presidi
Presidi: amano il proprio lavoro ma per 90% ritmi troppo intensi.

ROMA. – I presidi sono motivati e coinvolti dal lavoro che svolgono ma il 90% è stressato dai ritmi intensi e dai difficili rapporti con l’amministrazione, vessato da un carico enorme di impegni, affannato, e il 23% è stato addirittura vittima di violenza, prevalentemente da parte dei genitori dei propri alunni.

E’ quanto emerge da una indagine sui “livelli di benessere e stress dei dirigenti scolastici” effettuata su un campione di 1616 dirigenti scolastici di età media di 58 anni in prevalenza donne e che dirige istituti comprensivi e istituti di secondo grado ed ha già un certo numero di anni di esperienza e una doppia reggenza in alcuni casi.

Lo studio rivela che il 66% dei presidi è stato coinvolto/a in conflitti o litigi sul luogo di lavoro; il 23,1% dice di aver subito minacce di violenza a scuola e il 23,6% dichiara di aver subito prese in giro spiacevoli a scuola; il 5% ha subito attenzioni sessuali indesiderate. “Noi abbiamo richiesto l’inasprimento della pena per le aggressioni contro il personale scolastico sul luogo di lavoro”, ha detto nel corso di una conferenza stampa a Roma dove sono stati presentati i dati, Antonello Giannelli, Presidente dell’Anp, l’Associazione nazionale presidi che ha commissionato lo studio.

Il report evidenzia che il benessere lavorativo dei dirigenti è compromesso da cattivi rapporti con l’Amministrazione a causa della poca prevedibilità, della poca chiarezza e completezza delle informazioni che il dirigente riceve da essa e da cui dipende l’intera organizzazione della vita scolastica.

Dall’analisi emerge che oltre l’80% dichiara di ricevere con poco o pochissimo anticipo informazioni circa cambiamenti futuri che riguardano la gestione della scuola mentre circa il 72% dichiara di non ricevere tutte le informazioni necessarie per il lavoro.

Di tutta questa fatica lavorativa risente la vita privata di questi professionisti. La professoressa Caterina Fiorilli docente all’Lumsa e coordinatrice dell’Osservatorio per la salute e il benessere degli insegnanti, che ha svolto la ricerca, “la categoria è sottoposta a forte stress, ama il proprio lavoro ma chiede strumenti per farlo meglio”.

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