ROMA. – I tifosi delusi che abbandonano gli spalti in anticipo con la squadra sotto di uno o più gol sono un’immagine d’altri tempi. Nonostante la Juve abbia praticamente quasi chiuso il discorso scudetto viaggiando a numeri record, c’è un campionato che lotta e non molla fino alla fine. La zona Cesarini sta diventando la polpa delle partite, gli incontri entrano nel vivo a cavallo del 90′ anche per i robusti recuperi che, complice la Var, arrivano in grande quantità.
Se la volata scudetto ha perso appeal per la tirannia bianconera, gli epiloghi delle gare fanno palpitare come un thrilling di qualità insomma. Dopo Cagliari e Sampdoria, è toccato alla Fiorentina guadagnare un punto dopo che la sconfitta sembrava cosa fatta. La Roma si è fatta rimontare due gol e quello del pari del Cagliari è arrivato al 95′, in 9 contro 11. Ancora più sconcertante e spettacolare le battute finali all’Olimpico. La Lazio ha trovato al 94′ il gol del 2-1 su un rigore di Immobile, ma al 98′ una giocata in sospensione di Saponara ha fissato il pari di una partita conclusasi al minuto 100.
Visto che ci vogliono tre indizi per fare una prova, la circostanza si è ripetuta nella terza partita di fila, quella dell’ora di pranzo tra Sassuolo e Fiorentina, la più interessante. Dopo un’ora al piccolo trotto la partita si accende con delle accelerate emiliane. Vantaggio di Duncan e raddoppio dell’ex Babacar. Dopo un intermezzo di Simeone un gran tiro di Sensi ristabilisce la distanza. Ma Djuricic per proteste pensa bene di lasciare il Sassuolo in dieci e i viola si esaltano. Benassi all’89’ trova il pari poi, nonostante l’espulsione di Milinkovic, al 96′ avviene l’ennesimo colpo di scena: Pezzella ferma Berardi e rilancia i suoi, pesca Mirallas che trova l’angolino di uno scoppiettante 3-3.
Se Sassuolo e Fiorentina continuano a rimandare l’appuntamento con la vittoria, è l’Atalanta a fare un bel salto in zona Europa League. Vince con una tripletta dell’ex Zapata in casa dell’Udinese e raggiunge un gruppo con la Roma, in crisi e in ritiro punitivo, a 21 punti. Lasagna recupera dopo il primo gol del colombiano, ma dopo il secondo Fofana prende un palo mentre Zapata non sbaglia il 3-1 che rilancia l’Atalanta riportandola in una zona di classifica più consona.
Il posticipo tra Milan e Torino finisce 0-0, con i rossoneri che nel finale sprecano un paio di ghiotte occasioni. In zona retrocessione tre punti molto importanti per l’Empoli che supera il Bologna e forse condanna Pippo Inzaghi all’esonero, ma gli ospiti si devono mangiare le mani perché dominano il primo tempo che finiscono in svantaggio per un gol di Caputo. Il pareggio viene con Poli dopo un’azione magistrale di Palacio, poi dopo il gol di Legumina sprecano varie occasioni per pareggiare. Grande cuore rossoblù, ma ormai sono staccati in zona salvezza e il club potrebbe scaricare Superpippo. Con Iachini l’Empoli vola: 10 punti in quattro gare e +5 sulla zona salvezza.
Esordio con pareggio per Cesare Prandelli sulla panchina del Genoa: a Marassi la sfida con la Spal finisce 1-1 con Piatek su rigore che risponde al vantaggio di Petagna con i rossoblù costretti a giocare in 10 per 80 minuti dopo l’espulsione di Criscito. Timidi passi avanti dello staccatissimo Chievo che ottiene il quarto pareggio di fila. A Parma va in vantaggio con Stepinski, ma un gioiello su punizione di Bruno Alves riacciuffa il pari. Sono poi i padroni di casa a recriminare perché l’ex Inglese colpisce il pari e sfuma l’occasione di portarsi a un provvisorio sesto posto.