De Laurentiis apre a Cavani: “Se si riduce l’ingaggio…”

Cavani con la maglia del Napoli festeggiando il gol.
Cavani con la maglia del Napoli festeggiando il gol.

NAPOLI. – Le polemiche infinite sull’applicazione del protocollo Var, la suggestione Cavani e la stima infinita nei confronti di Carlo Ancelotti: Aurelio De Laurentiis dice la sua su argomenti di estremo interesse per i tifosi del Napoli e lo fa ai microfoni di Radio Kiss Kiss nel giorno in cui, assieme al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e all’assessore allo Sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello fa un sopralluogo al San Paolo per rendersi conto dell’andamento dei lavori di riqualificazione dello stadio.

”Dalla Var – dice il presidente del Napoli – non si torna indietro, ma in caso di episodi dubbi l’arbitro deve essere sempre mandato a controllare al video. Occorre sedersi attorno a un tavolo e chiarirsi bene su questo punto, altrimenti bisognerà intervenire pesantemente, fino a chiedere i danni. Non dimentichiamo che c’è stata calciopoli e che si fa presto a pensare male”.

Il presidente del club partenopeo commenta con durezza quanto detto dal designatore Rizzoli relativamente alle 7-8 sviste arbitrali che ci sono state nella prima parte della stagione. ”Ma perché, è così complicato? – si chiede De Laurentiis – La tecnologia deve essere di aiuto ai club e agli arbitri. Se la cabina di regia non interviene quando c’è qualche cosa e si aspetta che lo faccia l’arbitro, non va bene. E’ la Var che deve fermare il gioco e dire all’ arbitro di andarsi a vedere l’episodio. Questo non sta avvenendo”.

“Purtroppo in Italia quando si crea una cosa nuova – prosegue il presidente del Napoli – questa si lascia lì per 20 anni, non si adegua, non si migliora”. Il ritorno di Cavani rimane più che altro una suggestione, un sogno per i tifosi. Dalle parole di De Laurentiis si capisce che vedere di nuovo il Matador in maglia azzurra è difficile che si possa realizzare.

“L’anno prossimo – dice il presidente – se ne potrebbe parlare, sempre che Ancelotti fosse d’accordo, a patto che il Psg si convincesse a darcelo in prestito gratuito o a cederlo a una cifra simbolica e che lui si accontentasse di un ingaggio di 6-7 milioni”. ”Parigi – aggiunge – è una città importante ma non è vivibile da protagonista per le strade come accade a Napoli. Comunque bisognerebbe anche spiegargli che per noi è importante la filosofia dei 24 giocatori, della rosa”.

Quanto ad Ancelotti, De Laurentiis ribadisce: ”E’ un grande, come uomo e come allenatore”. ”Dissi che ci sarebbero volute sette-otto giornate in cui si sarebbe potuto anche perdere, prima che si abituasse, conoscesse i giocatori, ma in realtà ci ha messo molto meno. Ha saputo far tesoro del calcio di Sarri e anche del suo, ha fatto giocare tutti”.

”Mi chiedono del mercato di gennaio – conclude il presidente – ma non abbiamo visto ancora Meret, che potrà essere il miglior portiere italiano per i prossimi 20 anni, Younes, che sembra essere una furia della natura e Ghoulam, che già conosciamo e che non stiamo cercando di bruciare. E ancora Chiriches e verdi che non ha gicato tantissime partite. Di cosa dobbiamo aver paura? Se poi dobbiamo fare per forza il calcio virtuale, allora facciamo squadra ideale. Lo finanzio io, vediamo se vinciamo qualche cosa”.

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