Droga, direttiva del Viminale: smantellare le piazze di spaccio

Siringhe usate e degrado nelle adiacenze di una piazza. Droga
Siringhe usate e degrado nelle adiacenze di una piazza. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

ROMA. – Desta un “crescente allarme sociale” ed un “forte senso di insicurezza nei cittadini” il fenomeno dello spaccio di droga. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha così inviato a tutti i prefetti una direttiva per assicurare una consistente presenza delle forze dell’ordine nelle piazze dello spaccio per contrastare le condotte criminali ed arrivare allo smantellamento delle piazze stesse. Assicurando anche la massima velocità alle procedure di espulsione per gli stranieri irregolari coinvolti.

“Vogliamo ridare ai cittadini perbene le troppe zone d’Italia ostaggio di spacciatori e balordi. È solo l’inizio”, commenta il titolare del Viminale. C’è anche la morte della sedicenne Desiree Mariottini in una di queste “zone d’ombra” nel quartiere romano di San Lorenzo, fiorente piazza per gli spacciatori, dietro il provvedimento firmato da Salvini. Che, col rafforzamento della presenza degli agenti in queste aree, vuole anche “dare dimostrazione visibile alla cittadinanza che non esistono luoghi in cui le azioni illecite possano restare impunite o svolgersi senza che lo Stato manifesti la sua capacità di reazione”.

Così si determina “un’azione di sistematico ‘disturbo’ nei confronti degli spacciatori” e, al contempo, si rassicurano i cittadini. La direttiva invita i prefetti a convocare specifiche riunioni “per attivare una ricognizione puntuale delle principali aree di spaccio, soprattutto di quelle che insistono nei luoghi più affollati e di maggiore aggregazione, ovvero in quelli soggetti a maggior degrado”.

Dopo la ricognizione, “da condurre con la massima celerità”, dovranno essere predisposti specifici piani d’intervento per definire i contingenti delle forze di polizia, nonchè della polizia locale, da destinare alla vigilanza delle aree. E questi contingenti, precisa Salvini, “dovranno essere assolutamente aggiuntivi rispetto a quelli attuati in via ordinaria”.

I Comuni dovranno fare la loro parte, adottando, nelle aree più a rischio, misure di messa in sicurezza e riqualificazione ambientale: dall’illuminazione alla videosorveglianza alla promozione di eventi culturali. Utili potranno poi essere alcune misure contenute nel decreto sicurezza, come ad esempio l’estensione del Daspo in specifiche aree urbane e la regolamentazione degli orari di vendita dei prodotti di gastronomia pronti per il consumo. La direttiva richiama infine alla collaborazione i cittadini per le segnalazioni che dovranno avvenire in seno ai cosiddetti ‘Accordi di vicinato”.

Anche il capo della polizia, Franco Gabrielli, registra “un allarmante ritorno del consumo di droghe nel nostro Paese”. E segnala l’importanza delle piazze di spaccio virtuali: “le grandi organizzazioni criminali e i piccoli spacciatori hanno scoperto le grandi potenzialità offerte dalle rete internet. Abbiamo intercettato, specie nel deep web, o dark web, aree virtuali in cui i trafficanti, garantiti da software che rendono ‘anonimi’, propongono black market per la vendita di sostanze stupefacenti, precursori e farmaci dopanti”.

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