Azzurri: l’Italia millennial sorride, ora sorteggio Euro 2020

Mancini dà lezione di calcio ai giovani azzurri.
Mancini dà lezione di calcio ai giovani azzurri.. (Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini)

ROMA. – L’Italia avanza a grandi falcate verso il futuro e, pur dovendo fare i conti con una sterilità realizzativa con pochissimi precedenti (la terza più spuntata di sempre), continua a migliorare la qualità del proprio gioco. Si dirà: gli Stati Uniti non sono il Belgio o la Croazia, neppure l’Argentina o il Brasile, però è innegabile che la Nazionale azzurra 3.0 lavori con grande determinazione per tornare a essere una squadra temibile e spigolosa, determinata e, perché no, anche spettacolare.

I segnali arrivati dall’amichevole a Genk sono assai positivi, ma anche contro il Portogallo – per un’ora almeno – e la Polonia in Nations League, gli azzurri avevano dato chiari segni di rinascita. Ma c’è dell’altro, e non è cosa di poco conto: l’Italia cresce e si prepara a tornare fra le big nel segno dei ‘millennial’, che si prendono la ribalta, spiazzando anche i più scettici.

Lo juventino Kean, classe 2000, di un anno più ‘vecchio’ di Donnarumma, è l’ultimo di una nidiata di piccoli-grandi talenti con un futuro ancora tutto da scrivere, che già si sono messi in luce. Kean, che nella Juve non troverà mai spazio, chiuso com’è in attacco, ma anche Sensi (classe 1995), ha avuto un impatto davvero strepitoso sulla partita di ieri in Belgio.

“E’ stato emozionante debuttare – le parole del classe 2000 – mi sento fortunato: per me l’azzurro significa giocare con il cuore, dare tanto. Balotelli? Io sono completamente diverso da lui. Conosco Mario, ma non so perché mi ci paragonano: lui ha modi diversi rispetto a me”. Eppure, ‘Balo’ ha scritto su Instagram un “Finalmente !!!!!!!!” con tanti punte esclamativi, salutando positivamente l’esordio Moise Kean e coniando per lui l’hashtag #fieroditefrate! (con un altro punto esclamativo).

L’Italia multietnica, sul modello di altre rappresentative azzurre – la Nazionale di pallavolo della Sylla e della Enogu vicecampione del mondo ne è l’ultimo esempio – promette scintille e il suo futuro non può che essere… adesso.

L’Italia, intanto, già guarda al futuro immediato e all’Euro-sorteggio del 2 dicembre a Dublino. Archiviata la prima Nations League, nel Convention Centre gli azzurri rischiano di vedersi affibbiare la Germania o ancora una volta la Svezia, la squadra che precluse loro la fase finale del Mondiale, appena un anno fa.

L’Uefa ha già stabilito i criteri, per definire con precisione le sei fasce che comporranno i 10 gironi (cinque da cinque squadre, altri cinque da sei). Per ogni gruppo si qualificheranno le prime due, ma gli azzurri possono incontrare nel proprio raggruppamento almeno una tra due avversarie per diversi motivi temibili: oltre ai tedeschi, tra gli avversari più temibili per l’Italia ci sono Russia, Svezia, Ucraina e Repubblica Ceca in seconda fascia. La Turchia e la Serbia sono le ‘ossessioni’ della terza. L’obiettivo della banda Mancini è di arrivare almeno secondi nel proprio Girone: le partite si disputeranno da marzo a novembre dell’anno prossimo.

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