F1: Ferrari in Brasile, tutto per il titolo Costruttori

La Ferrari ai box.
La Ferrari ai box. (ANSA)

ROMA.- Lewis Hamilton ha già messo le cose in chiaro: non è ad Interlagos in vacanza, nonostante il mondiale piloti già in tasca. La Mercedes vuole anche quello Costruttori e nello sprint finale parte in vantaggio: 585 punti contro i 530 della Ferrari. Dopo Città del Messico, Maurizio Arrivabene, team principal della scuderia di Maranello, era stato categorico: “Non ci arrendiamo, il mondiale Costruttori è ancora aperto, non si molla fino alla fine. A questo punto, diventa un dovere”.

Concetto ribadito da Sebastian Vettel: “Abbiamo ancora due gare e non vedo l’ora di tornare a correre. Mi piacerebbe vincerle”, anche se potrebbe non bastare. “Vogliamo fare il meglio, cercando per quanto possibile di mettere dietro i nostri principali avversari” le parole del pilota tedesco.

Che ha preferito rimandare a dopo Abu Dhabi le valutazioni sul 2018: “Credo che non sia questo il momento più adatto per trarre conclusioni – ha preso tempo il ferrarista – visto che il campionato non è ancora del tutto chiuso. Quest’anno alcune cose non sono andate per il verso giusto e dobbiamo assicurarci di avere imparato: è ovvio che ci è mancato qualcosa, dobbiamo rimediare e fare in modo che non capiti più”.

Anche Kimi Raikkonen ha parlato del mondiale Costruttori: “Probabilmente è il più importante per le squadre, specie per quelle ‘ufficiali’. Daremo il massimo e vedremo: non siamo nella posizione più favorevole, ma siamo ancora in lotta e lotteremo”. Sulla pista brasiliana Hamilton ha vinto nel 2016. La considera “una delle più impegnative del circuito”. Nel 2008, ad appena 23 anni, a San Paolo si laureò per la prima volta campione del mondo grazie al quinto posto che gli permise di superare Felipe Massa di appena un punto. L’anno scorso toccò a Vettel, che in Brasile ha vinto anche nel 2010 e 2013.

La conferenza stampa del giovedì ha dato spazio ai piloti che hanno avuto meno occasioni di mettersi in mostra: da Ericsson ad Hartley, da Vandoorne a Stroll e Magnussen. Si è parlato molto del futuro, che per alcuni non sarà in F1. E’ il caso di Marcus Ericsson: “Non so se è un addio al Circus. Sono contento, la Indycar dall’esterno sembra molto divertente. Un bilancio? Cinque anni favolosi, ma anche difficili. Porterò con me il bagaglio d’esperienza di queste stagioni” corse con Caterham e Sauber Alfa Romeo, di cui resterà comunque riserva nel 2019.

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