F1: Ferrari da premio di consolazione, c’è il titolo marche

La Ferrari di Vettel ai box circondata dai meccanici.
A Suzuka riparte la sfida Mondiale.

ROMA. – Il doppio podio di Città del Messico non ha reso meno amara la stagione della Ferrari e dei suoi piloti, ma tiene aperta una seppur piccola speranza di strappare almeno il premio di consolazione, il titolo costruttori, alla Mercedes vincitutto.

L’obiettivo non è a portata di mano, perché il team anglogermanico ha 55 punti di vantaggio sul Cavallino e con due gare ancora a disposizione occorrerà fare i miracoli per riuscire nel sorpasso, ma Sebastian Vettel ha promesso ieri dopo la gara che cercherà di fare il possibile per dare questa soddisfazione alla gente di Maranello.

“Siamo decisi a lottare fino alla fine, a partire dal prossimo GP in Brasile”, ha detto a sua volta il team principal, Maurizio Arrivabene, che ha promosso squadra e piloti per la prova in pista. “In Messico abbiamo recuperato dei punti, andremo carichi in Brasile e Abu Dhabi – ha insistito Arrivabene – e non molliamo fino alla fine. A questo punto, diventa un dovere”.

La macchina c’è, come dimostrato nel Gp del Messico, e starà a Vettel, a Kimi Raikkonen e agli strateghi del team sfruttarne tutto il potenziale. Il tedesco ha vissuto ieri una giornata dolorosa. Assistere al trionfo di Lewis Hamilton, entrato nella leggenda dell’automobilismo col quinto titolo mondiale, è stato duro ma non tanto da impedirgli, da vero sportivo, di fare i complimenti al rivale e alla sua squadra.

L’amarezza però è tanta e rischia di pesare psicologicamente più di quanto il tedesco possa ammettere. Sarà necessario anche l’apporto di Raikkonen, l’ultimo pilota ad aver alzato il trofeo marche per il Cavallino, e sono passati dieci anni. Restano due gare al finlandese per lasciare ancora il segno nella storia del team prima dell’addio, stavolta definitivo.

Gli stimoli per conquistare l’obiettivo non mancano ma ci vorrà anche un bel po’ di quella fortuna che quest’anno dalle parti di Maranello è stata davvero latitante. Alla Mercedes la gioia per il titolo di Hamilton è stata in parte offuscata da una prestazione non all’altezza sul circuito messicano. “Abbiamo avuto una brutta gara e dobbiamo capirne le ragioni, i nostri pensieri sono turbati da questa prestazione”, ha ammesso il boss Toto Wolff, che non ha nessuna intenzione di subire una rimonta della Ferrari in zona Cesarini, perchè è il titolo costruttori che, in fin dei conti, riflette la vera forza di un team.

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