Industria e sindacati cauti, ora non sbagliare misure

Vista dell'assemblea generale di Confindustra, sul maxischermo l presidente Vincenzo Boccia durante la sua relazione.
L'Assemblea annuale di Confindustria (Ansa)

ROMA. – Più che tenuta dei conti pubblici e sfiducia dei mercati, con lo spread che sale e Piazza Affari che crolla, a preoccupare via dell’Astronomia è che la mossa di alzare il deficit al 2,4% possa essere poi giocata male dal Governo. Confindustria teme che possa far “danni” invece di investire le maggiori risorse disponibili per le priorità: crescita e lavoro.

Così è cauto il leader degli industriali, Vincenzo Boccia: nessun grido d’allarme sul deficit, parla anzi di “nervosismo eccessivo” dei mercati; E chiarisce: “Si può fare più debito pubblico” ma “lo sforamento del deficit nella ‘Manovra del popolo’ porterà più crescita e lavoro? Questa è la vera domanda. Perché il problema non è soltanto più debito o meno debito, ma come lo usiamo”. Va dimostrato anche all’Europa che non sarà solo “spesa ordinaria e spreco”.

Già prima del varo del Def in Consiglio dei Ministri, il presidente di Confindustria aveva anticipato la sua linea: al Governo “auguro di non fare danni e di investire sulla crescita”. Ed è un approccio in sintonia con la linea di Cgil, Cisl e Uil. Questo non vuol dire che agli industriali sia piaciuta la scena dei festeggiamenti dal balcone di Palazzo Chigi: non si festeggia per il via libera all’aumento del deficit ma, fatta questa scelta – è il senso del clima in via dell’Astronomia -, ci sarà da festeggiare solo se e quando si tradurrà in misure efficaci e quindi nei risultati di cui il Paese ha bisogno: crescita e lavoro”.

E’ duro l’ex ministro Carlo Calenda che conosce bene Confindustria per aver lavorato in via dell’Astronomia al fianco di Luca Cordero di Montezemolo, e che dopo aver già parlato di “voce flebile” e “mancanza di coraggio” aggiunge: “Il giorno in cui la Borsa è in caduta libera e lo spread schizza Confindustria critica il nervosismo dei mercati e finge di non conoscere i contenuti del Def pur di non prendere posizione sul Governo. Mai vista una debolezza così. Gli imprenditori italiani meritano di meglio”.

Anche dal fronte sindacale l’attenzione si è già spostata dal Def alla Legge di Bilancio: “Le scelte di sforamento del rapporto deficit/pil devono rispondere alle necessità del Paese e non al mero consenso elettorale, come la flat tax”, avverte la Cgil, che chiede “un confronto urgente” con i sindacati. Per la leader della Cisl, Annamaria Furlan, “pochi decimali in più o in meno servono se fanno ripartire il Pil e cioè la crescita e di conseguenza l’occupazione”. E la Uil, con il segretario generale Carmelo Barbagallo, chiede misure “per ridurre le tasse sul lavoro e sulle pensioni, per fare investimenti e per discutere di assistenza e previdenza”.

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