Riduzione a due anni mandato dei capi militari, presto in Consiglio dei Ministri

Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, stringe la mano all'ammiraglio Capo di Stato Maggiore della Marina.
Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, stringe la mano all'ammiraglio Capo di Stato Maggiore della Marina.

ROMA. – Ridurre il mandato dei capi delle Forze armate riportandolo a due anni, con una possibilità di riconferma solo di altri due. È questo – apprende l’ANSA da fonti della Difesa – il provvedimento allo studio del ministro Elisabetta Trenta, che approderà nei prossimi giorni al Consiglio dei Ministri. Un intervento che riguarda i capi di Stato maggiore della Difesa, delle Forze Armate, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri e il segretario generale della Difesa, il cui mandato è attualmente fissato in tre anni non prorogabili.

L’obiettivo – viene sottolineato – è di anticipare la valutazione sull’operato dei vertici militari sulla base delle linee programmatiche del governo. In altre parole l’intento della Difesa e la ratio della norma non sarebbero quelli di allungare la vita dei capi delle Forze Armate, attraverso un mandato prorogabile, ma esattamente il contrario, consentendo, se necessario, avvicendamenti più rapidi nelle posizioni chiave.

In un primo tempo, sembra che questo intervento dovesse essere inserito nel decreto sicurezza di Salvini, approvato il 24 settembre dal Cdm. In una prima versione del testo le misure erano contenute nell’art. 37 sul riordino delle carriere. Ma il ministero dell’Interno ha ritenuto di non intervenire per questa via e attraverso questa disposizione normativa.

Prima del 2017 era previsto che la durata in carica dei capi delle Forze armate fosse di due anni con una possibilità di proroga indefinita. Poi a cambiare le regole ci hanno pensato i governi Renzi e Gentiloni e a seguito di queste modifiche si è stabilita una durata in carica di tre anni “senza possibilità di proroga o rinnovo”. Con un apposito intervento normativo, la misura venne estesa anche al comandante generale della Guardia di Finanza. Ora si pensa di abbassare il tetto a due anni prorogabili.

“Ridurre a due anni il mandato dei capi delle forze armate significa un ritorno alla normalità. Il ministro ha massima fiducia negli attuali capi, ma intende anticipare il ‘tagliando’ sul lavoro che svolgeranno, in linea con gli indirizzi programmatici del contratto di governo”, riferiscono fonti della Difesa.

“Tutela del personale militare e ricongiungimenti familiari sono i punti più importanti per il ministro, che pertanto ne vuole valutare la piena attuazione. Riducendo il mandato a due anni, la valutazione nei confronti del loro operato sarà più attenta e immediata”, aggiungono le stesse fonti.

Della questione scrive il quotidiano La Verità secondo cui vi sarebbe anche una proposta del Mef di mantenere l’attuale mandato triennale con una possibilità di proroga di un anno. “Non sappiamo se corrisponda a verità – dicono dalla Difesa -, ma se così fosse per noi sarebbe impraticabile, poiché significherebbe aumentare ulteriormente il mandato, che non ha senso”. Il ministro Trenta vuole tornare a due anni, con una limitata possibilità di proroga, proprio per anticipare la valutazione sull’operato dei vertici e decidere di conseguenza.

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