Roma respira in vista derby, 4-0 al Frosinone

I giocatori della Roma escono dal campo soddisfatti per la vittoria sul molle Frosinone.
I giocatori della Roma escono dal campo soddisfatti per la vittoria sul molle Frosinone. ANSA/ETTORE FERRARI

ROMA.- La Roma regola più facilmente del previsto la pratica Frosinone e si regala un po’ di tranquillità in vista del derby di sabato, servendo il poker ai ciociari. La panchina di Eusebio Di Francesco è quindi un po’ meno in bilico, in attesa anche della sfida europea di martedì prossimo contro il Viktoria Plzen, da non fallire.

Rimane il malcontento della curva verso la dirigenza, sottolineato dagli insulti del prepartita per il presidente James Pallotta e le sonore salve di fischi levatesi quando, nel corso del secondo tempo, sono apparsi sui tabelloni luminosi dello stadio i volti del ds Monchi e del dg Baldissoni.

Solo i giorni a venire diranno che Roma sarà, e se potrà risalire la china, intanto di questa vittoria giallorossa nel segno del 4-2-3-1 vanno sottolineati anche i demeriti degli avversari. Infatti questa è stata una partita che, specie nella ripresa, è sembrata più un allenamento di metà settimana che un match di campionato: il Frosinone uscito rivoluzionato dal calciomercato estivo sembra una formazione non degna della massima serie, mai un tiro in porta durante tutta la partita, a parte un palo di Chibsah nel finale su azione da punizione e un colpo di testa di Pinamonti all’11’.

In attesa di capire il perché di certe scelte, va comunque sottolineato che il match si è messo subito male per gli ospiti: Longo era intenzionato a replicare la tattica ultradifensiva adottata in casa contro la Juve, ma il gran gol segnato da Cengiz Under dopo appena 1’35” di gioco, con la complicità di Sportiello, ha complicato i piani del tecnico, costringendo il Frosinone ad osare e quindi a lasciare spazi ai padroni di casa.

La Roma in convalescenza ne ha approfittato, e al 35′ la sfida era già chiusa, con il 3-0 firmato oltre che dal giovane turco, da Pastore che ha replicato la prodezza riuscitagli contro l’Atalanta e ha segnato un’altra rete di tacco (questa volta su cross di Santon), e da El Shaarawy pronto a sfruttare l’assist dello scatenato Under che agiva sulla destra.

Per il Faraone, così come per il turco, il gol è stato il sigillo ad una bella prestazione, mentre per Kolarov, a segno nel finale, potrebbe essere stato il segnale della rinascita. Di Francesco ne ha anche approfittato per far esordire in serie A Zaniolo, già lanciato in Europa al Bernabeu, e Luca Pellegrini, ora attesi a test un po’ meno soft.

Nota negativa della serata è stato un Patrick Schick che, schierato al posto di Dzeko, ha colto una traversa nel primo tempo, ma per il resto continua a non convincere giocando quasi con mollezza e mai come fa vedere quando si esibisce con la nazionale della Repubblica Ceca. Chissà se a finalmente risvegliarlo sarà la prospettiva, Di Francesco permettendo, di giocare anche contro i connazionali del Viktoria.

(di Alessandro Castellani/ANSA)

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