Commercio: la domenica al lavoro soprattutto le donne

Protesta contro il lavoro domenicale, soprattuto delle donne
La domenica al lavoro soprattutto le donne.

ROMA. – Il negozio sotto casa di domenica ha il volto delle donne. Nel settore del commercio, infatti, a lavorare nel giorno festivo sono “soprattutto le donne” che rappresentano il 61,1% dei lavoratori domenicali, a dispetto di una quota media sul totale degli occupati pari al 47,8%.

A snocciolare i dati è l’Istat, illustrando un suo studio alla Commissione Attività Produttive della Camera in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali. Inoltre, i lavoratori domenicali sono relativamente più giovani: il 42,9% ha meno di 35 anni rispetto a una presenza del 35,9% nella media del settore.

Dallo studio emerge anche che nel decennio 2003-2014, la domenica risulta l’unico giorno in cui aumentano gli acquirenti, con una crescita però contenuta (poco meno di due punti percentuali) e concentrata quasi esclusivamente nel periodo 2003-2009. Il sabato invece resta il giorno con la più alta incidenza di acquirenti (51,9%), percentuale che scende al 43% nei giorni feriali.

Secondo il Codacons l’aumento degli acquirenti domenicali dimostra “in modo inequivocabile” come sia un “errore” chiudere i negozi per legge la domenica. “In un periodo di crisi degli acquisti e di consumi al palo, privare il commercio anche di piccole percentuali di vendite registrate la domenica, equivale a condannare a morte migliaia di negozi che proprio grazie allo shopping domenicale riescono a rimanere aperti e coprire le spese”, afferma l’associazione.

Per il Cnel, sentito dalla Commissione sullo stesso tema, “cancellare completamente le liberalizzazioni porterebbe gravi danni all’economia”, ma “è utile pensare ad una regolamentazione di minima”. Per Confesercenti, anch’essa ascoltata sul tema, bisognerebbe “rivedere la deregulation totale introdotta dal Decreto Salva Italia” e “tutelare le imprese più deboli, togliendo i privilegi fiscali a chi opera nell’e-commerce”.

L’eventuale chiusura dei negozi la domenica, sostengono coloro che si oppongono a tale misura, sarebbe tutta a vantaggio del commercio online. Ed infatti i dati Istat dimostrano che nel 2017 il 32% della popolazione tra i 16 e i 74 anni ha fatto acquisti online. Ma nonostante la crescita di 17 punti percentuali segnato negli ultimi 3 anni, è “ancora molto ampio” il divario con i principali partner europei, sottolinea l’Istat. In Germania negli ultimi 12 mesi ha fatto acquisti online il 75% della popolazione, in Francia il 67% e in Spagna il 50%.

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