Allarme Onu, Corea del Nord va avanti con il programma nucleare

Corea del Nord, delle persone guardano lo schermo della tv il lancio di un missile. Hanoi
Corea del Nord, delle persone guardano lo schermo della tv il lancio di un missile. (ANSA/AP Photo/Eugene Hoshiko)

NEW YORK. – Alla vigilia del nuovo vertice tra il presidente sudcoreano Moon Jae-in e il leader nordcoreano Kim Jong-un, in programma a Pyongyang fino a giovedì, arriva l’allarme del Palazzo di vetro dell’Onu: il regime della Corea del Nord va avanti col suo programma nucleare e missilistico. A fare il punto della situazione è il capo degli affari politici delle Nazioni Unite, Rosemary DiCarlo, che durante una riunione del Consiglio di Sicurezza ha parlato di “progressi sulla riduzione delle tensioni militari”, ma anche di “segnali che la Nord Corea sta mantenendo e sviluppando i suoi programmi di armi nucleari e missili balistici”.

Accuse gravi, che rischiano di mandare a monte i piani della Casa Bianca, col presidente Donald Trump che già pensa ad un secondo incontro al vertice con Kim, dopo quello storico di Singapore. Ma, stando a quanto riferito in Consiglio di sicurezza, tra le buone intenzioni espresse nella oramai fitta corrispondenza tra Trump e Kim e la realtà dei fatti ci sarebbero discrepanze non di poco conto. Anche perché, accusano gli Usa, Russia e Cina continuano a violare le sanzioni e ad aiutare il regime della Corea del Nord.

Durante l’incontro dei Quindici al Palazzo di Vetro, chiesto d’urgenza dagli Usa che sono presidenti di turno del Consiglio di sicurezza, è stato esplicitamente posto l’accento sugli sforzi di alcuni Paesi per “minare e ostacolare” l’applicazione delle sanzioni contro Pyongyang, ed è andato in scena l’ennesimo duro braccio di ferro tra Washington e Mosca.

“La Russia ha imbrogliato sulle sanzioni imposte dal Consiglio di Sicurezza alla Nord Corea”, ha detto l’ambasciatrice americana Nikki Haley, parlando di “sistematiche violazioni, di cui gli Stati Uniti hanno le prove”. Quindi ha accusato Mosca di “lavorare per indebolire le misure restrittive” e di portare avanti una “campagna per coprire le violazioni delle sanzioni”. Haley ha poi definito “la corruzione della Russia come un virus”, sottolineando che “non e’ il momento per allentare le sanzioni”, mentre sono in corso “colloqui difficili e delicati” con Pyongyang. Intanto pero’ si continua a parlare del possibile secondo summit tra il presidente Usa e il giovane leader nordcoreano.

“Il vertice Trump-Kim ci ha portato sulla strada della completa denuclearizzazione, ma non siamo ancora a quel punto – ha detto Haley – E fin quando non ci arriveremo, non dobbiamo allentare le potenti sanzioni internazionali in vigore”. L’ambasciatore russo, Vassily Nebenzia, ha ribattuto che “le sanzioni non possono sostituire la diplomazia. E’ impossibile arrivare ad un accordo se non si offre nulla in cambio”.

“Un accordo politico e diplomatico e’ il solo modo per risolvere la situazione”, ha affermato, ribadendo che se ci basa solo sulle misure restrittive e’ un risultato impossibile. Russia e Cina hanno chiesto al Consiglio di Sicurezza di discutere misure di allentamento delle sanzioni sin dal vertice tra Trump e Kim a Singapore. Il rappresentante di Pechino, Ma Zhaoxu, ha detto che il suo paese sta attuando le sanzioni, e avvertito che “ricorrere alla forza porterebbe solo conseguenze disastrose”.

Da un rapporto ancora riservato di un panel delle Nazioni Unite che monitora il rispetto delle sanzioni, tuttavia, è emerso che la Nord Corea sta eludendo le sanzioni Onu attraverso vendite illecite di armi, accordi finanziari vietati. Gli investigatori Onu hanno scoperto anche un consistente aumento di carburante importato attraverso trasferimenti che coinvolgono navi russe e cinesi, oltre a citare numerosi episodi di forniture di carbone verso la Cina strutturate in modo da evitare i controlli.

(di Valeria Robecco/ANSA)

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