Commissione Parlamentare per le Questioni degli Italiani all’estero

Raffaele Fantetti, senatore azzurro eletto nella ripartizione estera Europa.
Raffaele Fantetti, senatore azzurro eletto nella ripartizione estera Europa.

CARACAS. – Mettendo in risalto come “alle nostre comunità all’estero lo Stato italiano ha da sempre riconosciuto un importante ruolo nella loro funzione di portatori di “italianità” e ha, dall’altro lato, compiuto ogni sforzo affinché queste comunità continuassero a sentire saldo il legame con il proprio Paese di origine”, il senatore Raffaele Fantetti (Fi) ha presentato il ddl per l’“Istituzione di una Commissione parlamentare per le questioni degli italiani all’estero”.

Il testo, che inizierà l’iter dalla Commissione Affari Esteri del Senato, sarà sottoposto ai pareri delle Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio, Istruzione pubblica, beni culturali, Lavori pubblici, comunicazioni, Industria e Lavoro.

Nella presentazione del testo ai colleghi, Fantetti sottolinea sia l’importanza dell’emigrazione nella storia d’Italia che i nuovi flussi all’estero degli ultimi anni.

“Inizialmente sono nati spontaneamente, e per lo più su base regionale, fenomeni associativi che potessero creare all’estero un tessuto connettivo per i nostri connazionali; un tessuto all’interno del quale potessero trovare aiuto e appoggio e a loro volta fornire assistenza a chi – magari ultimo arrivato – versasse in condizioni di difficoltà. Successivamente il legislatore nazionale ha istituito degli organismi di vera e propria rappresentanza degli italiani all’estero; da un lato i Comitati dell’emigrazione italiana, divenuti poi, con l’evoluzione normativa, i Comitati degli italiani all’estero (COMITES), dall’altro la creazione del Consiglio generale degli italiani all’estero (CGIE), con finalità più prettamente politiche”.

“Le questioni di cui la Commissione per le questioni degli italiani all’estero si dovrebbe occupare costantemente sono molteplici”, sottolinea Fantetti. “In particolare dovrà mantenere vivo il collegamento con i nostri connazionali all’estero e continuare nello svolgimento delle funzioni volte a soddisfare le legittime aspettative dei connazionali, nella consapevolezza che gli italiani residenti all’estero sono per l’Italia una risorsa economica, sociale, culturale e politica”.

 

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