Crollo ponte di Genova: recuperati tutti i corpi, le vittime sono 43

Gli uomini della Croce Rossa tra le macerie del Ponte Morandi.
Gli uomini della Croce Rossa tra le macerie del Ponte Morandi. ANSA/ITALIAN RED CROSS PRESS OFFICE

NOVARA. – Non ci sono più dispersi tra le macerie del viadotto di Genova crollato alla vigilia di Ferragosto. Sono stati trovati i corpi degli ultimi dispersi, prima la famiglia Cecala di Oleggio (Novara), papà mamma e bimba di 9 anni, poi quello di Mirko Vicini, dipendente dell’Amiu. Dall’elenco è stato depennato Albert Loohuis, un cittadino tedesco di 70 anni, in vacanza col suo cane: ha telefonato in prefettura per far sapere che sta bene.

Il bilancio nel pomeriggio è salito a 43 vittime: all’ospedale San Martino è morto uno dei feriti più gravi, Marian Rosca, camionista romeno di 36 anni: il giorno del disastro era morto il collega e connazionale che viaggiava con lui, Anatoli Malai, 44 anni. I feriti ancora ricoverati sono 9 e due, spiegano i medici, sono ancora in condizioni “critiche”.

I rottami della Hyundai guidata da Cristian Cecala sono affiorati nella notte, al quarto giorno di ricerche, schiacciati sotto un gigantesco blocco di cemento. “Ma ormai avevamo perso ogni speranza – dicono i parenti – la notizia del ritrovamento dei corpi dei nostri cari non ci ha sorpreso. Del resto, era rimasto acceso un telefono cellulare e la cella che l’agganciava indicava senza dubbio che erano rimasti là sotto”.

La famiglia Cecala viveva a Bedisco, una frazione di Oleggio, al confine con la Lombardia. Cristian Cecala, impiegato in un’azienda di spedizioni espresso, aveva sposato una donna giamaicana, Dawna, e 9 anni fa avevano avuto una figlia, Crystal, divenuta una promessa della ginnastica ritmica. Martedì scorso la famiglia era in viaggio verso l’imbarco dei traghetti per raggiungere l’isola d’Elba, dove avrebbero dovuto passare un periodo di vacanza ospiti della zia dell’uomo. I loro sogni e i loro progetti sono stati infranti dal crollo.

I famigliari più stretti si erano precipitati a Genova subito dopo perso il contatto con Cristian, Dawna e Crystal. “Ma ieri eravamo andati via – raccontano – era inutile stare a Genova, non potevamo fare più niente”. Ora Oleggio si prepara a dare l’ultimo saluto alla piccola ginnasta e ai suoi genitori. I funerali saranno celebrati forse lunedì.

Sarà lutto in tutta la provincia di Novara: “Di fronte al dramma di un’intera famiglia spezzata – sottolinea la Diocesi – non ci sono parole che possano alleviare la sofferenza. Il vescovo e tutta la chiesa novarese si uniscono al pianto dei congiunti della famiglia Cecala e alla parrocchia di Bedisco che vivono un dolore indicibile”.

Poco dopo il ritrovamento della famiglia di Oleggio, i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo di Mirko Vicini, assunto per pochi mesi all’azienda ambientale di Genova. Era stato travolto martedì dai pezzi del ponte crollato sulla sede distaccata di Amiu in cui era al lavoro con un collega, Bruno Casagrande, rimasto anche lui schiacciato dal Morandi. Il suo corpo non si trovava e la mamma, Paola, ha finora aspettato seduta vicino alla macerie. Sapeva che non c’era speranza, eppure non se n’è mai andata.

Lascia un commento