Crollo Ponte di Genova, Tajani: “E’ inutile prendersela con l’Europa”

Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, durante la visita ai cantieri della sezione transfrontaliera della linea Torino-Lione in Maurienne e in Val di Susa.
Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, durante la visita ai cantieri della sezione transfrontaliera della linea Torino-Lione in Maurienne e in Val di Susa. (Foto Aska)

ROMA. – “E’ inutile prendersela con l’Europa. L’Europa ha investito in infrastrutture. Si deve fare di più, ma non soltanto propaganda”. Lo ha detto a Radio Radicale il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani parlando del crollo del ponte a Genova. “Non è crollato all’improvviso. Già ne erano stati denunciati i rischi. Serve una strategia per rendere moderne le nostre infrastrutture, ma sembra che nel nostro Paese ci sia sempre il partito del no”, ha detto ancora.

“Ci sono certamente responsabilità penali per chi non ha fatto i controlli come si doveva, lo accerterà la magistratura, ma vogliamo saperlo”, ha aggiunto Tajani annunciando che si recherà a Genova nei prossimi giorni per verificare in che modo l’Europa può dare il suo contributo.

“Sono preoccupato per quanto sta accadendo in Italia. Lo spread oscilla verso l’alto, il che vuol dire che il nostro paese è meno credibile. Meno credibile anche di Portogallo e Spagna. Questo perché non c’è una sola politica economica ma tre: quella del ministro dell’Economia, quella del vice premier della Lega e quella del vice premier dei 5 Stelle”. Ha aggiunto Antonio Tajani.

“Questo governo non ha fatto capire né in Italia né fuori che cosa vuole fare per quanto riguarda la politica economica e industriale. Solo spot”, ha continuato. “Mentre a Roma discutono per chi deve prendere più voti, i cittadini italiani perdono posti di lavoro”, ha detto Tajani.

“Berlusconi mi ha chiesto di dargli una mano per rendere Forza Italia una forza che torni allo splendore che aveva. Dobbiamo chiamare a raccolta la maggioranza silenziosa degli italiani, ‘l’altra Italia’, quella che all’epoca non voleva il governo dei comunisti e ora non vuole quello gialloverde”, ha aggiunto.

“La globalizzazione non è né buona né cattiva, bisogna saperla governare tutelando gli interessi dei cittadini. Ci devono essere delle regole che governano la globalizzazione”. Ha continuato a Radio Radicale il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani. “L’Italia da sola non è in grado di essere un interlocutore forte con i giganti come Usa, Russia, Cina e India”, ha detto ancora.

“Trump non sta dando agli Usa quel ruolo che hanno sempre avuto come garanti di democrazia e libertà nel mondo. Ma chi deve giocare come player mondiale deve anche saper rinunciare ai propri interessi”, ha sottolineato Tajani. “Gli Usa sono il nostro principale interlocutore. Vedere l’Europa come un nemico è un errore”.

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