BUENOS AIRES: Dopo il via libero ottenuto alla Camera dei Deputati la proposta di legge che propone la liberalizzazione dell’aborto in Argentina entro le prime 14 settimane di gravidanza sta per approdare al Senato. E la battaglia si prevede senza esclusione di colpi.
Il fronte antiabortista sta moltiplicando le pressioni sui senatori e prevede grandi manifestazioni di piazza, ma anche le femministe e molti altri gruppi della società civile scenderanno in strada per reclamare un diritto molto importante non soltanto per le donne ma per l’intera società.
Attualmente gli aborti sono fatti dalle mammane con un grave pericolo per la salute delle donne, soprattutto delle fasce più umili, con un alto indice di morti.
Qualora questa legge riuscisse ad essere approvata anche in Senato, l’Argentina diventerebbe uno dei pochi paesi, insieme all’Uruguay, in cui sarebbe possibile abortire in buone condizioni igienico-sanitarie. Per ora il Senato sembrerebbe spaccato, bisognerà aspettare il prossimo 8 agosto per capire se l’Argentina darà un passo verso il futuro o se resterà ancorata a una mentalità che penalizza essenzialmente la donna ma non solo.
