Medici ottimisti su Lauda: “Serve tempo per recupero”

Primo piano di Niki Lauda con l'inseparabile cappellino rosso.
Niki Lauda

ROMA. – Il pericolo non è passato, data anche l’età e un fisico già provato, ma dopo il trapianto ai polmoni di ieri Niki Lauda è incamminato verso una lunga convalescenza. Questo il messaggio rassicurante filtrato dai medici di Vienna che hanno operato il tre volte campione del mondo di Formula 1. “Per il momento tutto procede come previsto, sono fiducioso”, ha detto alla tv austriaca Orf il primario di chirurgia toracica dell’Allgemeines Krankenhaus (Akh), Walter Klepetko, che ha effettuato l’intervento.

“Un paziente giovane può anche essere dimesso dopo due, tre settimane, mentre per uno più anziano la convalescenza è più lunga”, ha spiegato il chirurgo, facendo intendere che bisognerà aspettare un bel po’ prima di rivedere Lauda al box della Mercedes nel Mondiale di Formula 1.

Scampato alle fiamme del Nuerburgring nel 1976, affrontati due trapianti di rene, l’ultimo nel 2005, Lauda stava per arrendersi ad un banale virus influenzale. Il dramma era iniziato con una prima influenza estiva durante le vacanze a Ibiza. L’infezione, tra febbre violenta e attacchi di tosse, è sfociata in una polmonite, che Lauda ha scelto di far curare dagli specialisti della Akh.

Nella struttura hanno capito la gravità della situazione e trasferito il paziente all’unità di terapia intensiva, in una situazione resa più complicata dal fatto che Lauda non può assumere vari farmaci a causa dei problemi renali. Inoltre, i suoi polmoni erano stati corrosi dai fumi velenosi dell’incidente del 1976 e avevano funzionalità limitate.

Quanto la terapia si è dimostrata inefficace, l’unica soluzione è stata il trapianto. Organi compatibili sono stati fatti arrivare in aereo dalla Germania nella notte tra mercoledì e giovedì, con l’equipe pronta al delicato intervento. Superata la crisi, per Lauda si tratta ora di tener duro e prendersi il tempo necessario per il miglior recupero, tendo al momento da parte sia l’impegno con la Mercedes, sia quello con la compagnia aerea Laudamotion.

A fare il tifo per lui, tutta l’Austria sportiva, dall’ex collega Gherard Berger al fuoriclasse dello sci, Marcel Hirscher, fino all’ex nazionale di calcio Herbert Prohaska, ma messaggi di sostegno sono arrivati da tutto il mondo anche attraverso i social. Tantissimi gli italiani, che non dimenticano il pilota che contribuì alla rinascita delle Rosse negli Anni ’70.

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