Stop di Conte all’Airbus voluto da Renzi: “Basta sprechi”

L'Airbus A340
L'Airbus A340 dell'epoca di Matteo Renzi viene cancellato dal servizio di Stato.

FIUMICINO. – L’Airbus A340 dell’epoca di Matteo Renzi viene cancellato dal servizio di Stato. Luigi Di Maio e Danilo Toninelli, dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte, ne decretano la condanna a morte anche plasticamente convocando i giornalisti nell’Hangar di Fiumicino dove il gigantesco velivolo è in rimessaggio da mesi. Il vicepremier e il ministro salgono da soli a bordo per vedere di persona quello che per loro è “il simbolo dell’arroganza del potere che gli italiani hanno mandato a casa il 4 marzo”.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva annunciato in mattinata su Facebook che il contratto di leasing per il mega aereo voluto dall’allora premier Pd per i voli di Stato – e quasi mai usato – sarà rescisso: “Meno spreco di denaro pubblico, meno spese inutili”.

“Sono disperati e tornano su le bufale – aveva ribattuto Renzi -. Era per le missioni internazionali delle imprese e non ci ho mai messo piede”.

“Hanno fatto bene”, dice invece Matteo Salvini. Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, insieme a Luigi Di Maio, organizza una conferenza stampa e i giornalisti dall’ingresso per il cerimoniale di Stato di Fiumicino vengono portati in navetta all’enorme hangar dove è fermo l’Airbus con il tricolore e la scritta ‘Repubblica Italiana’ sulla fusoliera.

Arrivano Di Maio e Toninelli con la vicepresidente M5S del Senato Paola Taverna, protagonista della polemica sul velivolo di Stato ai tempi del governo Renzi. Salgono a bordo e scendono alcuni minuti dopo e Toninelli mostra la lettera con cui Alitalia rescinderà il contratto per l’Airbus. “Non pagheremo alcuna penale”, assicura.

“Risparmieremo fino a 108 milioni sui 150 che ci sarebbe costato – esulta Di Maio con il bestione alle spalle -, è la fine dell’Ancien Regime dell’arroganza del potere di Renzi e di chi lo ha sostenuto, mandati a casa dagli italiani il 4 marzo”.

“Non una vera dittatura – risponde il vicepremier -, ma un potere arrogante che mentre negava mezzi pubblici e autostrade agli italiani si faceva un aereo per 300 persone con la vasca Jacuzzi. Renzi non lo voleva usare senza…”. “Un ‘pacco’”, costato “un ‘botto'”, dice Di Maio per dare l’idea. “Troppo grande per stare a Ciampino come tutti i voli di Stato – aggiunge – perché l’ego di Renzi era troppo grande”.

“Quando tornano su bufale come ‘l’aereo di Renzi’ significa che sono disperati – twitta il senatore Pd -: quell’aereo non era per me, ma per le missioni internazionali delle imprese. Non ci ho mai messo piede. Di Maio ha scritto un decreto che licenzierà 80 mila persone: parli di quello, non delle bufale”.

Renzi ricorda di avere sempre usato un altro aereo per i voli di Stato, “quello che usavano tutti i premier prima e dopo di me”. L’Airbus risulta sia stato usato solo una volta dal sottosegretario Pd Ivan Scalfarotto.

Per il vicepremier e ministro dell’Interno leghista Salvini però i cinquestelle “hanno fatto bene, hanno il mio sostegno, è finita un’epoca. Vorrei sapere quanto è costata agli italiani quella roba”.

(dell’inviato Luca Laviola/ANSA)

Lascia un commento