Di Maio: “Gioco d’azzardo emergenza sociale, devasta la società”

Una persona in piedi di fronte a slot machine
Una persona in piedi di fronte a slot machine

ROMA. – “Non faremo un passo indietro”. Durante la visita nella Cittadella della Carità di Roma, Luigi Di Maio lo ripete più volte. La volontà del governo gialloverde resta quella di contrastare la ludopatia partendo dallo stop alla pubblicità ai giochi d’azzardo, già prevista dal decreto Dignità, per arrivare ad un’ulteriore stretta che porterà alla completa riorganizzazione di un settore in balia della “liberalizzazione selvaggia”, come sottolinea lo stesso vicepremier e ministro del Lavoro.

“Le scommesse – dice – stanno devastando culturalmente la nostra società. È una emergenza sociale, ma anche culturale ed economica”. E agli operatori del comparto gioco, preoccupati per le centinaia di posti a rischio, replica invitandoli alle audizioni nelle commissioni. Il capo politico del Movimento 5 Stelle sceglie Casa Santa Giacinta, centro voluto dalla Caritas di Roma, per incontrare gli operatori che ogni giorno hanno a che fare con quella che lui stesso chiama “azzardopatia”.

“Non è semplice ludopatia, ma azzardo. Perché la peggior cosa che possa avvenire in questo mondo – spiega – è vincere. Perché poi da lì si prova a vincere di nuovo, spendendo tutti i propri risparmi, ma tanto il saldo è sempre negativo”.

Accompagnato dal presidente della Caritas, monsignor Enrico Feroci, Di Maio ha visitato la Cittadella, struttura che ospita 90 senzatetto e offre anche un primo aiuto alle persone afflitte dalla ludopatia. Ha incontrato ragazzi e operatori, che gli hanno presentato la recente ricerca della Caritas sull’influenza dell’azzardo sui minori. “Nell’80% dei casi – spiega Di Maio -, i ragazzi vengono a conoscenza dei giochi attraverso la pubblicità. Noi nel decreto dignità abbiamo deciso di abolire questi strumenti e lo abbiamo fatto applicando la stessa normativa delle sigarette”.

Il ministro annuncia, inoltre, una prossima stretta sull’intero settore, “regolamentando il sistema di gioco, eliminando i centri slot vicino alle scuole, contingentando l’orario per giocare e comprimendo la serialità del gioco che sta creando sempre più dipendenza”.

“Tutto il sistema deve avere una nuova regolamentazione – ha concluso -. Oggi siamo alla liberalizzazione selvaggia del gioco d’azzardo che sta creando soltanto dipendenze. Questo tema si riverserà in provvedimenti di legge. Tutto dovrà essere regolamentato”.

(di Domenico Palesse/ANSA)

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