Mondiali: la piccola Croazia si sente grande, sogno vicino

Il cartellone della finale del Mondiale: Francia-Croazia.
Mundial Rusia 2018: Francia-Croacia. (ANSA)

ROMA.- La Coppa del Mondo e Luka Modric Pallone d’Oro. Dopo la finalissima di Mosca, raggiunta grazie alla vittoria sull’Inghilterra, la Croazia non vuole certo fermarsi e guarda anche oltre i Mondiali di Russia, lanciando il proprio uomo simbolo, Lukas Modric, alla conquista del titolo più importante per un calciatore, che è rimasto negli ultimi anni un discorso a parte per Cristiano Ronaldo e Lionel Messi.

Un riconoscimento per il centrocampista del Real Madrid che arriverebbe probabilmente solo in caso di vittoria contro la Francia domenica prossima. “Un croato deve vincere il Pallone d’Oro – avverte l’altro forte centrocampista della Croazia, Ivan Rakitic, che gioca nel Barcellona – e Modric, il nostro capitano, lo merita. Sono sicuro che sarà scelto lui dalla Fifa. Ma noi non vogliamo solo questo, noi vogliamo anche il titolo iridato”.

Quella tra Francia-Croazia al Luzhniki di Mosca, domenica alle 17, sarà una finale tanto storica quanto inedita, con i croati considerati svantaggiati per un giorno di riposo in meno e perché negli ottavi, nei quarti e in semifinale hanno sempre disputato i supplementari. Rakitic è il giocatore con più partite giocate quest’anno in Europa.

“Ho letto – spiega il forte centrocampista del Barcellona, nella conferenza stampa dell’antivigilia della supersfida di Mosca contro la Francia – che, con quella di domenica, saranno per me 71 partite”. “Ma – assicura – avrò energie extra e non sarà un problema. E’ una partita storica, non solo per la squadra, ma anche per i 4,5 milioni di croati. E’ la partita della vita e noi abbiamo bisogno di loro”.

Per il match di domenica era in corsa anche l’arbitro italiano Gianluca Rocchi, invece sarà diretto dall’argentino Nestor Pitana: “Sono contento – ha ammesso Rakitic – che ci sarà Pitana. Abbiamo avuto una buona esperienza con lui contro la Danimarca, al di là del fatto che poi abbiamo vinto ai rigori. Ha avuto un grande rapporto con noi giocatori in campo per tutta la partita. Sarà anche il giorno più importante della sua carriera. Dopo la partita, spero si congratuli con me per aver vinto”.

Il popolo croato aspetta domenica con ansia. “Vedere le foto che provengono dal nostro Paese – afferma il centrocampista del Barcellona – fa venire la pelle d’oca, per la gioia che hanno le persone, non si può descrivere. Meritano tutti i nostri sforzi: non solo la squadra combatterà, ma anche i 4,5 milioni di croati. Tutti riempirebbero lo stadio se potessero”.

Per la Croazia ci sarà la possibilità di avere una rivincita della semifinale dei Mondiali persa nel 1998: “No si tratta di una rivincita – aggiunge Rakitic – non penso che nessuno di noi giocasse all’epoca. Andò così, vinse la Francia e mi congratulo con loro, ma ora vogliamo vincere noi. Sono sicuro che molte persone in tutto il mondo tiferanno per noi. Ho ricevuto messaggi da Argentina, Spagna e da tutto il mondo”. “La gente – conclude il centrocampista del Barcellona – mi dice che non avrebbe mai immaginato di poter festeggiare un obiettivo così e noi ce la metteremo tutta per festeggiare insieme”.

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