Cottarelli, senza fiducia voto dopo agosto

Il presidente Mattarella di spalle a sinistra e Cottarelli seduto sul divano mentre parlano
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Prof. Carlo Cottarelli, oggi 28 maggio 2018. (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

ROMA. – “Ho accettato l’incarico di formare un governo come richiesto dal presidente della Repubblica. Ovviamente sono molto onorato come italiano di questo incarico e ovviamente ce la metterò tutta”. Così il premier incaricato Carlo Cottarelli al termine dell’incontro con il Capo dello Stato Sergio Mattarella.

“Il presidente mi ha chiesto di presentarmi in Parlamento con un programma che porti il Paese a nuove elezioni: conto di presentare in tempi molto stretti – sottolinea l’economista – la lista dei ministri al presidente della Repubblica. Quindi mi presenterò con un programma che in caso di fiducia prevedrebbe l’approvazione la legge di bilancio per il 2019 dopodiché il Parlamento verrebbe sciolto con elezioni a inizio 2019. In assenza di fiducia, il governo si dimetterebbe immediatamente e il suo principale compito sarebbe la gestione dell’ordinaria amministrazione e di accompagnare il Paese a elezioni dopo il mese di agosto”.

“Vorrei sottolineare – aggiunge – che il governo manterrebbe in questo caso una neutralità completa rispetto al dibattito elettorale: mi impegno a non candidarmi per le prossime elezioni e chiederò un simile impegno a tutti i membri del governo. Lasciatemi aggiungere alcune parole da economista: negli ultimi giorni sono aumentate le tensioni sui mercati finanziari, sapete bene che lo spread è aumentato.

Tuttavia l’economia italiana è ancora in crescita e i conti pubblici rimangono sotto controllo. E vi posso assicurare nel modo più assoluto che un governo da me guidato assicurerebbe una gestione prudente dei nostri conti pubblici. L’ultima considerazione riguarda i rapporti con l’Europa: un dialogo con l’Europa in difesa dei nostri interessi è essenziale. Possiamo fare meglio che in passato ma deve essere un dialogo costruttivo nel pieno riconoscimento che, come Paese fondatore dell’Ue, il nostro ruolo nell’Unione resta essenziale come resta essenziale la nostra continua partecipazione all’area dell’euro”.

(di Chiara Scalise/ANSA)

Lascia un commento