Maduro rieletto presidente del Venezuela

Il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, è stato rieletto con 5 milioni 823mila 728 voti. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Nazionale Elettorale, Tibisay Lucena. Henri Falcón, dal canto suo, ha ottenuto un milione 820mila 552 voti.
Il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, è stato rieletto con 5 milioni 823mila 728 voti. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Nazionale Elettorale, Tibisay Lucena. Henri Falcón, dal canto suo, ha ottenuto un milione 820mila 552 voti.

CARACAS – Il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, è stato rieletto con 5 milioni 823mila 728 voti. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Nazionale Elettorale, Tibisay Lucena. Henri Falcón, dal canto suo, ha ottenuto un milione 820mila 552 voti. Bertucci e Reinaldo Quijada,  rispettivamente 925mila 42 voti e 34mila 614 voti. In totale hanno votato in queste presidenziali 8 milioni 603mila 936 elettori dei 18 milioni 900mila venezuelani aventi diritto,

Il trionfo del capo dello Stato, rieletto per i prossimo periodo presidenziale, avviene mentre il candidato Henri Falcón denuncia numerose irregolarità ed esige la ripetizione delle elezioni.

– Noi – ha tuonato Falcòn – non riconosciamo i risultati di queste elezioni. Non sono stati rispettati gli accordi presi. Assumo tutta la responsabilità di quel che dico.

Il presidente Maduro, invece, ha ringraziato l’elettorato e assicurato che promuoverà il dialogo tra tutti gli attori politici, come promesso durante la  campagna elettorale.

– Sono cosciente delle sfide future – ha affermato -. Avete riposto in me la vostra fiducia. Non vi deluderò.

Dal canto suo alcuni leader dell’Opposizione, quella rappresentata dal Tavolo dell’Unità Democratica e dal “Frente Amplio Venezuela Libre e che si era ritirata sull’avventino, non hanno manifestato alcuna sorpresa e hanno sostenuto che il processo elettorale si è svolto come esigeva il libretto. 

Una domenica anomala

Quella vissuta dai venezuelani è stata una domenica anomala, distante anni luce da quelle allegre, vive, entusiaste che in passato hanno caratterizzato le elezioni nel Paese. In questa tornata elettorale è stata messa in evidenza, senza che sorprendesse più di tanto, la profonda divisione politica che vive il Paese. Da un lato il “chavismo”, nel quale cominciano a fare breccia la stanchezza, la delusione e la frustrazione; e dall’altro l’Opposizione,  lacerata da incomprensioni, e gelosie e divisioni.

Nel corso della giornata, si è potuto osservare nei seggi collocati nei quartieri di classe media l’assenza quasi assoluta di elettori, mentre nei rioni più umili, bastioni ad oltranza del “chavismo”, una partecipazione povera e poco entusiasta. E, soprattutto, l’assenza delle tradizionali lunghe file di votanti, nonostante gli appelli del presidente Maduro e dei leader del Psuv e, come denunciato da settori dell’Opposizione, la promessa di “buoni in denaro” e la consegna di borse con farina, pasta olio, burro e latte. Stando alle cifre ufficiali, comunque, sono stati 8 milioni 600mila i votanti.

I venezuelani all’estero

Le presidenziali in Venezuela, paradossalmente, sono state vissute con maggiore entusiasmo dalla diaspora venezolana. Specialmente da quella grossa fetta di emigranti che si oppone al presidente Maduro, candidato alla rielezione. A Madrid, come mostra il nostro video, i venezuelani hanno partecipato assi numerosi alla protesta organizzata da tutte le correnti politiche democratiche del  Paese. Altrettanto è accaduto nelle maggiori città europee.

E mentre la polemica politica continua nel paese, all’estero i Paesi, come già avevano annunciato, cominciano a pronunciarsi contro la rielezione del presidente Maduro.

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